L’arte russa, tra amore e rivoluzione. Al MAN di Nuoro

29 Maggio 2017


Insieme nella vita, insieme nel lavoro sullo sfondo della rivoluzione russa. Questo il punto di partenza del nuovo appuntamento espositivo del Museo MAN di Nuoro, dove il primo giugno si alza il sipario una mostra che riunisce oltre 100 opere di sei protagonisti di una delle più fervide stagioni dell’arte del Novecento.
Il percorso umano e professionale di tre coppie di artisti – Natalya Goncharova e Mikhail Larionov; Varvara Stepanova e Alexander Rodchenko; Lyubov Popova e Alexander Vesnin – costituisce il cuore di Amore e rivoluzione. Coppie dell’avanguardia russa.
Curata da Heike Eipeldauer e Lorenzo Giusti, la rassegna è frutto della collaborazione con la Galleria Statale Tretjakov di Mosca e con il Museo Statale Schusev di Architettura, in partnership con Bank Austria Kunstforum di Vienna.

Gli autori selezionati permetteranno di delineare il ritratto di un’intera generazione, per la quale l’ambizione condivisa di “connettere tutti i generi della creatività artistica con l’azione estetica, l’elaborazione teorica e la prospettiva politica” si tradusse in uno slancio di rinnovamento della società. Grazie all’eterogeneità delle opere in mostra, Amore e rivoluzione estende infatti la visione oltre la dimensione canonica della storia dell’arte. La spinta verso l’impegno – tanto artistico quanto politico – condusse questi artisti a manifestare la propria posizione ricorrendo a una pluralità di linguaggi.

La mostra definisce un panorama esteso e complesso del contesto russo. Oltre a destinare specifica attenzione sui diversi stili e sulle singole personalità, il percorso espositivo intercetta anche i generi della fotografia, della scultura e della grafica pubblicitaria, spesso impiegata a supporto della propaganda politica. Tra disegni, dipinti, manifesti, collage e opere fotografiche saranno indagati anche metodi di lavoro e tecniche.

L’analisi proposta dal MAN – una vera e propria genealogia dell’avanguardia russa – pone in evidenza non solo la produzione artistica e i suoi esiti, ma anche i risvolti sociali. Infatti, in seguito ai movimenti nati sotto la spinta della rivoluzione bolscevica del 1917, la presenza delle donne artiste si fece più significativa, sia in forma collaborativa con i colleghi sia attraverso percorsi autonomi.
Le coppie al centro della mostra offrono una testimonianza della fusione tra sfera privata e pubblica, aspetto integrante della visione di società di cui la rivoluzione si era fatta promotrice.

[Immagine in apertura: Rodchenko Alexander, “Books” Advertising poster for the Leningrad branch of Gosizdat, 1925, Stampa offsett del 1980, Collezione privata © A. Rodtchenko e V. Stepanova Archiv]