Elisabetta Di Maggio e Giovanni Anselmo incantano Venezia

15 Maggio 2017


In concomitanza con la 57. Biennale d’Arte, la Fondazione Querini Stampala di Venezia ospita una coppia di preziosi eventi espositivi, che mettono in luce la poetica di due autori lontani sul fronte generazionale, ma accomunati da un simile gradiente di sensibilità nell’approccio al gesto creativo e alle tante sfumature del reale.
Fino al 24 settembre, Giovanni Anselmo ed Elisabetta Di Maggio occupano rispettivamente l’Area Scarpa e il museo della Fondazione, innervando le due rassegne curate da Chiara Bertola all’interno della saga Conservare il futuro.

In Natura quasi Trasparente, Elisabetta Di Maggio elabora un progetto site-specific in dialogo attivo con l’ambiente del museo, puntando sulla Natura come elemento vitale e restituendo nuova vita a una stanza “segreta”, solitamente interdetta al pubblico. Un’occasione per stimolare nel visitatore un guizzo di curiosità, a cavallo tra passato e presente.
Gli interventi che compongono Senza titolo, invisibile, dove le stelle si avvicinano di una spanna in più, mentre oltremare appare verso Sud-Est, e la luce focalizza… sottolineano invece il rigore e la potenza visiva del registro linguistico adottato da Anselmo nel modulare una materia che spazia dal granito al plexiglass, fino alla stessa luce.

[Immagine in apertura: Elisabetta Di Maggio, Edera 2010#01, photo by Francesco Allegretto, courtesy l’artista e Laura Bulian Gallery – Milano]