Rinvenuti in Cina i più antichi telai al mondo per tessuti a motivi

4 Maggio 2017


Come spesso accade anche in Italia, nel corso dei sondaggi condotti in un’area destinata alla realizzazione di una nuova linea metropolitana per la città cinese di Chengdu, nella provincia di Sichuan, dal sottosuolo sono riemersi reperti inattesi.
In questo caso però, l’alto rilievo storico dei manufatti rinvenuti potrebbe qualificare l’evento come davvero eccezionale. I lavoratori della società impiegata nella costruzione dell’infrastruttura si sono infatti trovati di fronte a una tomba risalente al II secolo a.C. appartenente a una donna di circa 50 anni, di nome Wan Dinu, come riportato in un sigillo in giada presente nella bara stessa.
La camera di sepoltura comprendeva cinque scomparti: al suo interno, oltre ai resti di Wan Dinu, erano presenti cassoni contenenti oggetti di lacca e, soprattutto, quattro eccezionali telai in miniatura. Con dimensioni ridotte di circa un sesto rispetto alle dimensioni normali, erano corredati di figurine intagliate – 4 tessitori maschi e 9 assistenti donne – ciascuna di circa 10 centimetri di altezza.

Come riferito dal direttore del China’s National Silk Museum, autore di uno studio su questi reperti, si tratterebbe “del più antico modello al mondo di telaio per la produzione di tessuti a motivi“. L’eccezionalità della fortuita scoperta, infatti, si deve proprio alla specifica tipologia di telaio rinvenuto. Sebbene gli archeologi, in passato, abbiano già riportato alla luce macchinari più antichi – tra cui, proprio in Cina, un modello impiegato addirittura 8mila anni fa, oltre alle versioni utilizzate nell’Antico Egitto e nell’Antica Grecia – il telaio di Chengdu, è “una macchina molto più complicata”.
Avrebbe infatti permesso ai tessitori di produrre modelli complessi e rappresenta un tassello importante per comprendere come il ruolo della cultura tessile cinese nello sviluppo della tecnologia manifatturiera a livello internazionale.