I “Piaceri Sconosciuti” di Glenn Brown al Museo Bardini di Firenze

13 Giugno 2017

Glenn Brown, Let's Make Love and Listen to Death from Above, 2017. Oil on panel, 231 x 192 x 2.8 cm (91 x 75 5/8 x 1 1/8 in) © Glenn Brown. Photo: StudioPoe

Non ci sono solo YTALIA Energia Pensiero Bellezza. Tutto è connesso e Bill Viola. Rinascimento Elettronico, nel novero delle mostre in corso a Firenze nell’estate 2017. Al Museo Stefano Bardini, nei giorni scorsi, ha aperto al pubblico Glenn Brown. Piaceri Sconosciuti, una retrospettiva focalizzata sull’opera dell’artista originario di Hexham, in Inghilterra.
Al centro di numerose esposizioni in tutto il mondo, collettive e personali – tra cui le recenti Glenn Brown – Rembrandt alla Rembrandt House Museum di Amsterdam e la personale organizzata dalla Tate Liverpool, in seguito ospitata alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – nel capoluogo toscano l’artista presenta una selezione delle sue “sofisticate composizioni“.

Nelle tele di Glenn Brown confluiscono, in una fusione unica, diversi periodi storici e varie correnti artistiche, come il Rinascimento, l’Impressionismo, il Surrealismo. Ricorrendo a un linguaggio non convenzionale, l’autore concepisce una dimensione nella quale “astratto e viscerale, razionale e irrazionale, bello e grottesco si confondono dando vita ad un vertiginoso amalgama di forme e riferimenti“.
Questo fluire di stimoli e riferimenti è il risultato di un’azione condotta esplicitamente a partire da suggestioni colte in opere di altri autori. A esse Brown si richiama, offrendo all’osservatore contemporaneo una rilettura inedita e sorprendente di personaggi e paesaggi appartenenti ad altri lavori. Dopo aver compiuto le proprie “scelte” tra i contributi altrui, l’artista avvia un accurato processo di rielaborazione e trasformazione, delineando “una nuova immagine esuberante e ammaliante.”

Il percorso espositivo si snoda tra le sale che ospitano in forma permanente la collezione costituita dall’antiquario e collezionista d’arte Stefano Bardini: una modalità che consente di tratteggiare “un’affascinante giustapposizione per aprire un rinnovato discorso artistico“.
Curata da Sergio Risaliti e Antonella Nesi, organizzata da Mus.e in collaborazione con Gagosian e promossa dal Comune di Firenze, Glenn Brown. Piaceri Sconosciuti resterà aperta fino al 23 ottobre prossimo.