Alberto Giacometti incontra Peter Lindbergh

3 Giugno 2017

Peter Lindbergh Alberto Giacometti, Group Of Nine, Zurich, 2016, 2016 Hahnemuhle Photo Rag® Baryta 315 grs 23 5/8 x 35 7/16 inches (60 x 90 cm) © Peter Lindbergh © Succession Alberto Giacometti (Fondation Giacometti + ADAGP) Paris 2017

È una mostra di grande impatto, quella ospitata fino al 22 luglio presso la galleria Gagosian di Britannia Street, a Londra. I protagonisti di Substance and Shadow sono infatti due mostri sacri della creatività, appartenenti ad ambiti e periodi storici molto diversi, ma accomunati da un incredibile talento nella loro pratica artistica.

Stiamo parlando di Alberto Giacometti e Peter Lindbergh avvicinati, in questa rassegna, dal linguaggio della fotografia. Alle potenti sculture realizzate da Giacometti tra il 1919 e il 1965 ricorrendo al gesso e al bronzo si affiancano le istantanee di Lindbergh, dedicate proprio alle opere dell’autore svizzero, sottolineando l’importanza del legame che, fin dall’Ottocento, unisce l’obiettivo alla scultura, uno strumento dell’altra.

Gli iconici interventi di Giacometti evocano entità capaci di stagliarsi nel vuoto dello spazio espositivo, connotandolo in maniera netta e agendo tanto sulla dimensione concettuale quanto su quella emotiva. Una scultura quasi esistenziale, che racchiude un senso di urgenza e, al tempo stesso, un’atmosfera contemplativa.

Le immagini in bianco e nero di Lindbergh, scattate nel 2016 presso la collezione della Kunsthaus di Zurigo – la più estesa e importante raccolta di opere di Giacometti custodita da un museo – restituiscono tutta la forza scultorea dei lavori, trasformandoli contemporaneamente in oggetto e soggetto della fotografia.

[Immagine in apertura: Peter Lindbergh, Alberto Giacometti, Group Of Nine, Zurich, 2016, 2016 © Peter Lindbergh © Succession Alberto Giacometti (Fondation Giacometti + ADAGP) Paris 2017]