A Bilbao, una grande mostra dedicata a Bill Viola

28 Giugno 2017


L’attesa è alta per l’opening dell’imminente esposizione allestita tra le sale del Guggenheim Museum di Bilbao. Dal 30 giugno al 9 novembre, i riflettori saranno puntati su Bill Viola: A Retrospective, il dettagliato excursus visivo sulla produzione di uno dei capisaldi della video arte.

La mostra, curata da Lucía Agirre, farà luce sulla lunga carriera di Viola, che affonda le radici negli anni Settanta e nell’approccio sperimentale nei confronti del linguaggio video adottato dall’artista americano fin dagli esordi. Fil rouge della poetica di Viola – e quindi della rassegna in arrivo – è la nozione di tempo, una profonda indagine sull’esistenza e sui concetti di cambiamento, rinascita e trasformazione.

Tematiche già presenti nei video a unico canale Four Songs (1976) e The Reflecting Pool (1977–79), che figurano tra i lavori in mostra a Bilbao. Lungo la linea del tempo e della storia artistica di Viola si collocano le opere Heaven and Earth (1992) e Slowly Turning Narrative (1992), che segnano il passaggio di Viola ad ambienti immersivi e a installazioni poderose.

L’alternanza di grandi formati e atmosfere più intime caratterizza la produzione di Viola a partire dall’avvio del nuovo millennio, insieme all’uso dello slow motion e di schermi piatti ad alta definizione. L’acqua, inoltre, diventa un elemento cardine dei suoi interventi, come testimoniato da The Innocents (2007), Three Women (2008) e The Dreamers (2013).

[Immagine in apertura: First Light, parte di Going Forth By Day, 2002, interpreti: Melina Bielefelt, Hector Contreras, Weba Garretson, Dan Gerrity, John Hay, Michael Eric
Strickland, Courtesy of Bill Viola Studio © Bill Viola]