Quando la casa è condivisa: un fenomeno in esame al Vitra Design Museum

24 Giugno 2017


In un’epoca contrassegnata dall’esplosione dei processi legati alla sharing economy, dal successo dei social network – con la conseguente ridefinizione dei confini della privacy – e dall’affermazione di spazi destinati al co-working, il Vitra Design Museum, in Germania, sceglie di destinare una specifica attenzione ai temi dell’abitare collettivo.
Attraverso la mostra Together! The New Architecture of the Collective, aperta fino 10 settembre 2017 e allestita negli spazi progettati dall’architetto Frank Gehry, l’istituzione di Weil am Rhein si concentra sulla cosiddetta “rivoluzione silenziosa” dell’architettura contemporanea, analizzando le forme di costruzione e di abitazione condivise.

Curata da un team di architetti di base nella zona svizzero-tedesca – Ilka e Andreas Ruby, Daniel Niggli e Mathias Müller – la rassegna prende in esame un consistente numero di testimonianze sviluppate in Europa, Asia e Stati Uniti. Punto d’avvio del percorso espositivo è l’analisi storica di questo fenomeno, nato in seno ai movimenti di protesta del secolo scorso.
Ricorrendo a maquette, video, fotografie e a un’installazione di 21 modelli in grande formato, relativi a recenti progetti di edilizia residenziale, Together! apre un varco anche sugli scenari futuri. Lancia infatti un invito a riflettere sulle modalità attraverso le quali la collettività vorrà relazionarsi, nei prossimi anni, con il contesto urbano, anche in considerazione della scarsità dello spazio abitabile e dell’alto costo degli immobili nelle – sempre più ambite – aree metropolitane del pianeta.