L’arte contemporanea conquista il Palatino

22 Luglio 2017


La creatività dei nostri giorni entra in dialogo con il passato nell’ambito di Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino, la rassegna che, fino al 29 ottobre, riunisce tra le rovine del sito archeologico capitolino ben 100 opere, firmate da artisti provenienti da 25 nazioni diverse.

Lo Stadio Palatino e il peristilio inferiore della Domus Augustana, con le terrazze e le Arcate Severiane, accolgono gli interventi contemporanei, organizzati attorno ad alcuni nuclei tematici: le installazioni architettoniche in situ, che affiancano archeologia e input creativi attuali; le mani, immortalate ricorrendo alle tecniche più varie ed emblema dell’energia generatrice; i ritratti, simbolo identitario per antonomasia e genere particolarmente caro ai Romani.

Personalità conosciute a tutte le latitudini, come Marina Abramović, Marcel Duchamp, Gino De Dominicis, Mario Schifano e Gilbert & George, sono accostate ai membri delle generazioni artistiche più recenti, quali Maurizio Cattelan, Paul McCarthy, Sisley Xhafa, Luca Vitone e Vedovamazzei (cui appartiene l’opera nell’immagine in apertura). A questi si aggiungono esponenti del mondo del design e dell’architettura come Gianni Pettena, Ugo La Pietra e Denis Santachiara.

In prestito dal Museo ALT, fondato dal collezionista e architetto Tullio Leggeri, le opere – che spaziano dalle grandi installazioni alla fotografia, dalla scultura ai dipinti ai lavori su carta – invitano il pubblico a riflettere sul valore delle memoria e sulla dialettica fra rovine e senso della modernità.