A Pechino, l’arte è una questione di formato (digitale)

16 Agosto 2017


In quale modo la creazione artistica è destinata a evolversi, incorporando le tecnologie digitali? Il ricorso alle app e alle possibilità offerte dal web come trasformeranno l’esperienza stessa della visita individuale, favorendo l’interazione? Sono queste alcune delle domande sollecitate dalla mostra .zip Future Rhapsody | Xiaomi · Future of Today, in corso negli spazi espositivi del Today Art Museum, a Pechino, fino al 16 settembre prossimo.

Aperto nel 2002 come prima istituzione d’arte non governativa in Cina, il museo prosegue con questa rassegna la propria azione nella promozione dell’arte contemporanea cinese e nell’esplorazione di nuove strategie di sviluppo. Attraverso 27 opere ‒ tra video, installazioni e lavori di arte sonora, creati da artisti provenienti da Cina, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Turchia ‒ i visitatori possono sperimentare in prima persona un’esperienza immersiva con suggestioni di tipo visivo, uditivo e tattile.

Le opere utilizzano i principali formati di file digitali esistenti ‒ tra cui .txt, .jpg, .gif, .mp3, per citarne alcuni ‒ e gli utenti possono “decomprimerle” una dopo l’altra, man mano che entrano in contatto con esse. Come sottolineato da Wu Juehui, artista e co-curatore della mostra insieme a Yan Yan, vice direttore del Today Art Museum, il questo modo il pubblico stesso diventa parte attiva del processo e, insieme alle opere, va a costituire il cuore pulsante della mostra.