Il fotogiornalismo secondo Werner Bischof, a Venezia

21 Settembre 2017

Harbour of Kowloon, Hong Kong, China, 1952 copyright Werner Bischof and Magnum Photos

Sono 250 gli scatti che compongono Werner Bischof. Fotografie 1934-1954, la mostra che, dal 22 settembre al 25 febbraio, sarà allestita a Venezia presso la Casa dei Tre Oci. Un vero e proprio itinerario visivo sulle tracce del fotografo svizzero, che giocò un ruolo fondamentale all’interno della prestigiosa agenzia Magnum Photos, fondata nel 1947.

La grande antologica, curata dal figlio dell’autore, Marco Bischof, offrirà una panoramica su alcuni dei più celebri reportage prodotti dal fotografo nel corso di lunghi viaggi ai quattro angoli del globo ‒ dall’India al Giappone, dalla Corea all’Indocina per poi raggiungere Panama, Cile e Perù.

L’Europa, ancora devastata dal secondo conflitto mondiale, e gli Stati Uniti, immortalati da Bischof ricorrendo pure al colore, furono mete e soggetti particolarmente rilevanti nella storia fotogiornalistica dell’autore, testimoniando l’incredibile talento di Bischof nel mettere in correlazione i diversi aspetti del reale, svelandone le dicotomie ‒ modernità e tradizione, povertà e sviluppo industriale.

Inoltre, sarà esposta per la prima volta una selezione di venti immagini in bianco e nero inedite ambientate in Italia e non mancheranno le fotografie di paesaggio e di natura morta, scattate da Bischof tra la metà degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.

[Immagine in apertura: Harbour of Kowloon, Hong Kong, China, 1952, copyright Werner Bischof and Magnum Photos]