A Playa del Carmen, il museo delle meraviglie in tre dimensioni

1 Settembre 2017


“Entrare in un’opera d’arte” e diventare l’elemento chiave di una stupefacente illusione ottica: queste le due esperienze assicurate durante una visita al 3D Museum of Wonders di Playa del Carmen, tra le più popolari destinazioni sulla costa caraibica del Quintana Roo, in Messico. Il museo, unico nel suo genere nel continente americano, offre a visitatori di tutte le età, bambini inclusi, la possibilità di misurarsi con una serie di “capolavori interattivi” che, attraverso mirabili trompe l’oeil, generano meraviglia e sorpresa.

La tecnica impiegata per la realizzazione di questa singolare galleria espositiva, che comprende anche lavori di grande formato, combina una scrupolosa pittura con tecniche di rappresentazione tridimensionale. Nel 3D Museum of Wonders gli utenti vengono incoraggiati a fare quanto normalmente viene loro vietato: mettersi in relazione diretta con le opere esposte, interagendo con esse allo scopo di divenire parte di illusionistiche ‒ e talvolta improbabili ‒ scene dipinte.

A raccontare le reazioni più frequenti  registrate di fronte a lavori di Trick Art e 3D Pavement Art di questo luogo è la proprietaria del 3D Museum of Wonders: “Mi piace guardare la reazione immediata dei nostri visitatori. Nei primi minuti le persone non capiscono, in realtà, quello che stanno vedendo. Poi, all’improvviso, gli adulti iniziano a ridere con stupore, divertendosi… I visitatori ci dicono che questa esperienza li fa tornare ancora una volta bambini“, ha affermato Raimonda Jarusauskaite. Questa tipologia di spazi espositivi, nella quale il pubblico è invitato a oltrepassare le distanze canoniche mantenute di fronte alle opere d’arte, vanta già una robusta tradizione in Giappone, Corea, Singapore, Turchia e Filippine.