Porte aperte dei monumenti più belli di Palermo

28 Settembre 2017


Riflettori puntati sulla Palermo inedita, segreta, meno battuta dagli itinerari di visita tradizionali: dopo il successo del 2016, con 215mila visite in 15 giorni, si rinnova l’appuntamento con il festival Le Vie dei Tesori. A partire dal 29 settembr, e fino al 29 ottobre, la kermesse renderà accessibili i monumenti più belli della città siciliana, offrendo a residenti e turisti un’occasione straordinaria per conoscere un patrimonio di inestimabile bellezza.

Non pochi i siti di rilievo inclusi nell’edizione in apertura, tra cui il castello normanno dell’Uscibene, la grotta miracolosa dell’Acquasanta, la palazzina dei “Quattro Pizzi” all’Arenella dei Florio, il Palazzo delle Poste, la Casina Cinese, l’Archivio Storico con il documento cartaceo più antico d’Europa, le sorgenti del Gabriele e le “camere dello scirocco”, i cunicoli arabi qanat e le catacombe paleocristiane.
Quest’anno, inoltre, sono comprese nel circuito de Le Vie dei Tesori anche le più importanti strutture museali palermitane, come la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, la GAM – Galleria d’Arte Moderna, RISO, Palazzo Mirto e Palazzo Sant’Elia, a testimonianza della volontà delle principale istituzioni attive in questo territorio di “fare rete”. A riguardo, anche il ministro Dario Franceschini si è espresso a sostegno del progetto: “Le Vie dei Tesori ha il merito di valorizzare il patrimonio di bellezze storico-artistiche diffuse sul territorio siciliano. Sono certo che un’offerta culturale di qualità, come questa, renderà Palermo e la Sicilia ancora più attrattive agli occhi del mondo mettendole al centro di un progetto turistico più ampio, anche in vista di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018”.

Il programma include anche un evento speciale dedicato ai monumenti arabo-normanni dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO – protagonisti di una Notte Bianca gratuita, l’ultimo weekend di ottobre – oltre a 110 passeggiate o tour urbani, un percorso dedicato ai luoghi della città impiegati come set cinematografici e un itinerario contemporaneo, tra gallerie private e atelier d’artista.