Omaggio a Tokyo, in 100 vedute in stile ukiyo-e

21 Ottobre 2017


Esistono limiti al potere attrattivo e al fascino che alcune opere possono esercitare anche a distanza di anni dalla loro realizzazione? Probabilmente no. La storia delle arti visive, e non solo, è contrassegnata da continue influenze e connessioni tra epoche, stili e luoghi; i risultati di queste ricerche sono, spesso, sorprendenti.
Shinji Tsuchimochi è un illustratore giapponese che ha preso spunto, per una serie di nuovi lavori, da una serie paesaggistica celebre quanto il suo autore: stiamo parlando delle Trentasei vedute del Monte Fuji  eseguite in stile ukiyo-e, tra il 1826 e il 1833, dal pittore e incisore Katsushika Hokusai. Proprio come avvenuto nel caso della collezione fotografica di Raoul Ries, recentemente pubblicata, anche Tsuchimochi ha scelto di legarsi idealmente a Hokusai, in un’ottica di indagine e osservazione del Giappone contemporaneo.

Il risultato sono le 100 illustrazioni della capitale del Paese del Sol Levante realizzate nell’arco di circa tre anni e raccolte nel volume 100 Views of Tokyo, pubblicato nel 2016. In questa “mappatura illustrata” della tentacolare metropoli asiatica, scorci di luoghi iconici si sommano a scene di vita quotidiana dei diversi quartieri, tra piccole strade contrassegnate dai cavi elettrici che sezionano il cielo e decine di piccole piante lungo i marciapiedi.
La città viene raccontata a partire dalla massiccia presenza delle infrastrutture per la mobilità, ma sempre con tono ironico, accattivante, sognate. Non a caso, l’osservatore più attento potrà spesso cogliere dettagli curiosi e surreali, come i gatti che di sera improvvisano un concerto on the road, creativi mezzi di trasporto tra le nuvole e simpatiche creature inaspettatamente ritratte alla guida.