Villa Medici a Roma risplende con il Festival des Lumières

18 Dicembre 2017


Rosa Barba, Camille Blatrix, Christian Boltanski, Nina Canell & Robin Watkins, Maurizio Cattelan, Trisha Donnelly, Jimmie Durham, Elmgreen & Dragset, Félix González-Torres, Douglas Gordon, Joan Jonas, Hassan Khan, Lee Mingwei, François Morellet e Otobong Nkanga: sono i 17 artisti internazionali che compongono il percorso di Ouvert la nuit, l’appuntamento espositivo con cui prende il via il nuovo format all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.
Fino al 28 gennaio 2018 – dal venerdì alla domenica – con questa mostra si rafforza il lavoro sul tema della luce promosso, fin dal suo arrivo, dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz. Oltre all’ideazione di questo inedito progetto, che per la prima volta consentirà di attraversare i celebri giardini dell’Accademia in notturna, si deve infatti proprio a lei la scelta dello scultore della luce Yann Kersalé per il rinnovato progetto d’illuminazione del palazzo mediceo, portato a termine “nel rispetto del suo carattere e del suo patrimonio“.

Con questa esposizione debutta un ciclo di eventi dedicato al tema della luce, che si terrà nei giardini di Villa Medici anche nei prossimi anni. A introdurla è stata la stessa Mayette-Holtz, presentandola nei termini di “una passeggiata notturna per incontrare, sotto le luci, la creazione contemporanea, un progetto che ritroveremo ogni anno e che permetterà di scoprire ogni volta un nuovo volto dei giardini di Villa Medici“.
Per l’occasione, gli artisti coinvolti si sono “impossessati” della struttura labirintica dello storico giardino, composto da 16 carré e contraddistinto da un labirinto vegetale definito da siepi.
Si tratta di “un progetto notturno e misterioso – ha sottolineato la curatrice Chiara Parisi – costruito insieme ad artisti di diverse generazioni e realizzato in grande libertà. Per ognuno degli artisti, i giardini si sono rivelati un rifugio per sviluppare o rielaborare creazioni inedite ed eccezionali.

In coerenza con la raccolta di racconti di Paul Morand a cui deve il proprio titolo, nella quale ogni storia è ambientata in una notte e in un luogo diversi, il percorso espositivo di Ouvert la Nuit si caratterizza per la varietà narrativa.
Nel carré dell’Orto, ad esempio, il duo Elmgreen & Dragset ha posizionato una scultura luminosa tra umorismo, sovversione e voyeurismo; ha scelto invece di legarsi al tradizionale meccanismo delle ombre cinesi e alle suggestioni dell’Asia in generale l’artista Christian Boltanski; nella sua installazione, collocata nel carré delle Colonne, la nigeriana Otobong Nkanga ha impiegato vetri illuminati  fissati sul terreno per dare vita a una sorta di “scavo archeologico”: avvicinandosi, i visitatori potranno fermarsi a leggere poesie o a scoprire i disegni dell’artista.

Tra gli invitati c’è anche l’artista padovano Maurizio Cattelan, autore dell'”opera portabile” denominata Made in Catteland. Concepita per oltrepassare i limiti canonici della fruizione artistica, è una vera e propria sciarpa con l’effigie di Villa Medici; si può all’ingresso di Villa Medici e può essere impiegare da subito, anche per ripararsi dal freddo durante la visita.