David di Donatello: annunciate le nomination. Candidato il documentario su Marco Ferreri

14 Febbraio 2018

La lucida follia di Marco Ferreri

Miglior film, miglior regista, migliori attori non protagonisti (sia nel ruolo femminile sia in quello maschile, rispettivamente interpretati da Claudia Gerini e Carlo Buccirosso): sono alcune, le più importanti, delle 15 nomination totalizzate da Ammore e malavita, ultima fatica cinematografica dei Manetti Bros., all’edizione 2018 dei David di Donatello. Tra i favoriti dall’esito delle votazioni figura di certo anche Napoli Velata, di Ferzan Özpetek, con 11 candidature tra cui quella come miglior regista.
A seguire, tra i titoli che hanno ottenuto più presenze nelle cinquine finaliste per la vittoria di un “Oscar del cinema italiano”, abbiamo il film drammatico diretto da Gianni Amelio – La tenerezza, candidato tra l’altro come Miglior film dell’anno – oltre al lungometraggio Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli – il primo in lingua inglese per la regista, incentrato sulla cantante dei Velvet Underground, Christa Päffgen – e The Place di Paolo Genovese.

Una gradita notizia giunge inoltre dalla categoria dedicata ai documentari, dove troviamo La lucida follia di Marco Ferreri (da cui è tratta l’immagine in apertura).
Prossimamente in onda su Sky Arte HD – per la precisione, in prima serata l’11 maggio, data in cui ricorre il 90esimo anniversario dalla nascita del cineasta italiano cui è dedicata l’opera – il docu-film porta la firma di Anselma Dell’Olio, che con lo stesso Marco Ferreri aveva lavorato nel 1977 per la realizzazione di Ciao maschio, appena tre anni dopo il lungometraggio per cui il regista si è impresso nella memoria del grande pubblico: La grande abbuffata, diretto nel 1973 con la partecipazione di interpreti del calibro di Ugo Tognazzi e Marcello Mastroianni.
Quando, nel 2016, un’altra storica collaboratrice di Ferreri – Nicoletta Ercole, sua costumista e fiduciaria – contatterà Anselma Dell’Olio per rilanciare “l’immenso cinema” del grande nome italiano ingiustamente trascurato, l’adesione della regista al progetto sarà immediata ed entusiasta.
Nasce così questo documentario, il cui valore viene ora riconosciuto anche dalla giuria dell’Accademia del Cinema Italiano con la candidatura al David, che porterà gli spettatori di Sky Arte HD in un “viaggio nel cosmo unico – insieme sovrannaturale e terragno – dell’autore. Un uomo che abbandona gli studi di veterinaria ma mai gli animali, scegliendo di occuparsi principalmente dell’essere umano nella sua essenzialità corporea e desiderante“.