La bellezza delle cose, viste da Fernand Léger

6 Febbraio 2018

Fernand Léger, Les Loisirs-Hommage à Louis David , 1948 - 1949 Huile sur toile, 154 x 185 cm Centre Pompidou, Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Jean-François Tomasian/Dist. RMN-GP © Adagp, Paris, 2016

Mancano solo pochi giorni all’inaugurazione di Fernand Léger. Beauty is everywhere, la rassegna dedicata dal Bozar di Bruxelles al celebre artista francese. Frutto della collaborazione tra la sede espositiva belga e il Centre Pompidou-Metz, la mostra accenderà i riflettori sulla carriera di Fernand Léger dal 9 febbraio al 3 giugno, con la curatela di Ariane Coulondre.

Un focus sulla lunga carriera di un artista allergico alle convenzioni e interessato a oltrepassare i limiti delle discipline creative. Un centinaio di opere metterà in luce il talento di Léger nel regalare una nuova veste al linguaggio pittorico e al disegno, ponendoli in dialogo con la poesia, il cinema, l’architettura e le arti performative.

Il titolo della mostra affonda le radici nelle parole stesse di Léger, che individuava la bellezza in qualsiasi aspetto della quotidianità, facendo rientrare la vita di tutti i giorni fra i soggetti dei suoi lavori. Un vero e proprio inno alla libertà e un tentativo, ben riuscito, di descrivere l’estetica moderna attraverso uno stile vivace e dalle cromie accese.

Strutturata in sei sezioni, la mostra pone in evidenza le tematiche indagate da Léger ‒ dalla velocità e le macchine al cinema, dalla poesia all’architettura fino all’impegno politico ‒ sancendo il suo ritorno sulla scena espositiva belga a 80 anni di distanza dalla personale organizzata dallo stesso Léger presso il Palais des Beaux-Arts e a 60 dalla più grande retrospettiva belga in suo onore.

[Immagine in apertura: Fernand Léger, Les Loisirs-Hommage à Louis David, 1948 – 1949, Centre Pompidou, Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle © Centre Pompidou, MNAM-CCI/Jean-François Tomasian/Dist. RMN-GP © Adagp, Paris, 2016