Giudizio Universale: a Roma lo show sul capolavoro di Michelangelo

16 Marzo 2018


Arte, performance teatrale, musica e tecnologia insieme con un unico obiettivo: rendere lo spettacolo Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel un’esperienza davvero memorabile.
Per la regia di Marco Balich – già direttore artistico e produttore di Cerimonie Olimpiche, da Torino 2006 a Rio 2016 – e dopo una trepidante attesa, lo show che restituisce la vicenda di uno dei siti monumentali più amati dal mondo sarà in replica all’Auditorium Conciliazione di Roma fino al 31 maggio prossimo.

Al centro dell’opera c’è il racconto di un luogo unico, uno scrigno d’arte e spiritualità che continua a emozionare i visitatori provenienti dai cinque continenti.
La Cappella Sistina è infatti il cuore di una coinvolgente narrazione, nella quale si fondono diverse forme artistiche: l’azione fisica della performance teatrale incontra la magia immateriale degli effetti speciali; la tecnologia si mette al servizio di un racconto per parole e immagini mai visto prima nel quale il visitatore è immerso in proiezioni a 270 gradi.

D’eccezione il team che ha contributo alla realizzazione di questo spettacolo, nel quale Balich è stato affiancato, in veste di co-regista, da Lulu Helbek mentre Gabriele Vacis è stato il supervisore teatrale. Accompagnati dalla voce del pluripremiato attore Pierfrancesco Favino, nei panni di Michelangelo, e da una colonna sonora d’eccezione, nella quale al tema musicale originale – composto da Sting – si sommano le musiche di John Metcalf,  gli spettatori di Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel verranno guidati alla scoperta della genesi della straordinaria Cappella.

Nel corso dei 60 minuti dell’opera saranno svelati tutti i “segreti” del capolavoro michelangiolesco: dalla commissione da parte di Giulio II degli affreschi della volta alla realizzazione del Giudizio Universale, che prenderà vita nello spazio attorno al pubblico, fino alla rievocazione della Cappella Sistina anche come luogo dell’elezione pontificia.