Nasce un nuovo museo a Firenze, per la Collezione Roberto Casamonti

24 Marzo 2018

Allestimento. Foto di Neri Casamonti

Collezionista, gallerista, titolare della Tornabuoni Arte, Roberto Casamonti ha scelto di condividere con la città di Firenze e con i suoi visitatori i capolavori dell’arte italiana e internazionali da lui raccolti, nel corso di 40 anni di appassionata ricerca e attività.
Un patrimonio di dipinti e sculture in grado di ripercorrere l’intero Novecento, fino ad arrivare alle correnti dell’arte contemporanea, diventa così fruibile a chiunque lo desideri.

Accessibile gratuitamente – a partire dal 25 marzo; su prenotazione – la Collezione Roberto Casamonti occupa il piano nobile di un autentico gioiello dell’architettura rinascimentale fiorentina: lo storico Palazzo Bartolini Salimbeni, opera di Baccio d’Agnolo, situato a due passi da Palazzo Strozzi e da Palazzo Spini Feroni, sede del Museo Salvatore Ferragamo.
Gestito dall’Associazione Culturale costituita ad hoc, il nuovo museo d’arte moderna e contemporanea si avvale della direzione dalla storica dell’arte Sonia Zampini; nei suoi spazi saranno ospitate mostre ed eventi multidisciplinari.

L’appuntamento espositivo di apertura è Dagli inizi del XX secolo agli anni ’60, una mostra che resterà aperta fino alla primavera del 2019 permettendo di apprezzare il primo dei due nuclei della Collezione stessa. Opere di Fattori, Boldini, Balla, Viani, Sironi, Severini, Marini, Morandi, de Chirico, Savinio, Prampolini, Casorati, Magnelli, Licini, Picasso, Leger, Soutine, Klee, Chagall, Erns, Kandinsky, Hartung, Matta, Fautrier, Lam, Dorazio, Accardi, Afro, Vedova, Capogrossi, Burri, Klee, Fontana, Manzoni, Castellani e altri autori ancora si susseguono nel percorso, intervallate da uno spazio destinato a proiezioni e video.

Il secondo nucleo della Collezione, con lavori eseguiti dai 1960 ai giorni nostri, sarà al centro di un successivo appuntamento. La nascita di questo nuovo soggetto “sancisce il punto di arrivo di una lunga storia che attraversa e caratterizza la mia famiglia, raccontandosi oggi per mezzo del linguaggio vivo dell’arte”, ha precisato lo stesso Casamonti, sottolineando come il forte desiderio di rendere accessibile la sua collezione lo abbia guidato in questo importante progetto.

[Immagine in apertura: photo by Neri Casamonti]