È l’arte di Huma Bhabha a “salire” quest’anno sul tetto del Metropolitan

16 Aprile 2018


È originaria di Karachi, in Pakistan, Huma Bhabha, l’artista scelta per la realizzazione dell’opera site-specific che sarà esposta all’Iris and B. Gerald Cantor Roof Garden, al Metropolitan di New York, fino al 28 ottobre prossimo.
Nota per gli interventi nei quali affronta i temi del colonialismo, della guerra e delle migrazioni, dando vita a inquietanti figure umane che oscillano tra astrazione e figurazione, realizzate con materiali desunti dalla vita di tutti i giorni, per questa commissione l’artista ha concepito We Come in Peace.

Accompagnata dalla pubblicazione di un volume dedicato, l’opera rinnova una delle più recenti tradizioni della prestigiosa istituzione museale statunitense: si tratta del sesto intervento promosso nell’ambito del progetto annuale, che invita gli artisti a misurarsi specificatamente con la dimensioni dello spazio esterno dell’edificio.
Nel 2017, ad esempio, fu la volta del talento argentino Adrián Villar Rojas, che per l’occasione progettò l’installazione Theater of Disappearance, riproducendo con tecniche di stampa 3D un centinaio di opere d’arte.