Il “lato B” dell’arte. In mostra a Bassano del Grappa

1 Giugno 2018

Francesco Trivellini: La beata Giovanna Maria Bonomo, sec. XVIII, retro

Si intitola Abscondita. Segreti svelati delle opere d’arte la mostra che, dal 2 giugno al 3 settembre, andrà in scena nella Galleria Civica del Museo di Bassano del Grappa. Ideata e curata da Chiara Casarin, l’esposizione offrirà al pubblico un colpo d’occhio inedito su una componente poco conosciuta delle opere d’arte: il retro.

L’ideale punto di partenza da cui ha tratto origine il concept della mostra è il dipinto di Cornelius Norbertus Gijsbrechts, datato fra il 1670 e il 1675, oggi custodito dalla National Gallery of Denmark di Copenhagen e raffigurante il retro di una tela… anche se dipinto sul davanti. Si trattò di un punto di svolta per la storia dell’arte e la sua fruizione: come sottolinea la curatrice, fu un “tentativo di vedere l’arte come un medium che pensa a se stesso e alle sue strutture nascoste, generando un nuovo linguaggio, in questo caso meta-pittorico, privo di rappresentazione referenziale”.

La mostra di Bassano riunisce opere che spaziano dal Medioevo al Novecento, passando per Maestri del calibro di Canova, Hayez, Sironi e svelando i dettagli meno noti dei loro dipinti: chiodi, telai, tracce di restauri e codici di inventario sono solo alcuni degli indizi che raccontano un’altra storia dell’arte, altrettanto suggestiva rispetto a quella più nota.

[Immagine in apertura: Francesco Trivellini, retro del dipinto La beata Giovanna Maria Bonomo, sec. XVIII]