Il gran finale di Master of Photography con Gary Knight

13 Luglio 2018


Si avvia al termine la lunga sequenza di sfide che hanno visto competere i talentuosi aspiranti Master of Photography, nell’ambito del primo talent show europeo dedicato alla fotografia. Finalmente uno di loro potrà conquistare l’agognato titolo e il premio finale di 100mila euro.

Stavolta i giudici ‒ il “nostro” Oliviero Toscani, Elisabeth Biondi, visual editor già collaboratrice di Vanity Fair e del New Yorker, e Mark Sealy, curatore e presidente di Autograph ABP ‒ dovranno valutare gli scatti dei finalisti e decretare il vincitore, coadiuvati dal consueto ospite internazionale che affiancherà i concorrenti nel rush finale.

Durante l’episodio in onda martedì 17 luglio, i tre fotografi rimasti in gara dovranno misurarsi con uno dei temi più attuali, la grande crisi dei rifugiati in Europa. A volte i media dimenticano di ritrarre il lato umano di questa situazione problematica, trattando coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame come un semplice dato statistico. Ma nel frattempo, nelle periferie delle grandi capitali europee, sta crescendo un senso di disagio tra la classe operaia e i migranti che lottano per convivere. Ecco perché il fulcro della prova finale di questa edizione sarà l’analisi delle diverse sfumature dell’immigrazione nella cornice europea.

Ognuno dei partecipanti sarà inviato in un luogo diverso, assegnatogli in modo casuale, dove incontrerà dei rifugiati che hanno trovato una via all’integrazione grazie all’arte o allo sport: l’Harake Dance Company a Berlino, La Piccola Orchestra di Torpignattara a Roma e il Tigers Football Club a Barnsley, nel Regno Unito, saranno i soggetti di un reportage fotografico a sfondo sociale.

L’ultimo ospite di questa edizione sarà Gary Knight, fotografo britannico noto in tutto il mondo grazie a uno stile documentaristico che l’ha portato a viaggiare in territori dominati da guerre e conflitti, immortalandone le vicende. Co-fondatore di VII Agency, Knight è anche direttore del Program for Narrative & Documentary Practice all’Institute for Global Leadership della Tufts University statunitense, dove insegna nell’ambito di workshop dedicati allo storytelling.