Quattordici fotografi raccontano l’Italia

14 Luglio 2018

Uliano Lucas (Milano, 1942) Sesto San Giovanni, 1968 Stampa ai sali d’argento

Con la mostra Suggestioni d’Italia. Dal Neorealismo al Duemila, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino si apre alla grande fotografia, dando vita a un ritratto corale e intenso della penisola, osservata ‒ e immortalata ‒ da quattordici fotografi.
Negli scorsi anni l’istituzione piemontese, insieme alla Fondazione CRT per l’Arte Contemporanea, ha iniziato a costituire una propria collezione fotografica; rimasto ai margini della programmazione nell’ultimo decennio, l’ambito fotografico torna di nuovo protagonista, con una rassegna che, per tutta l’estate, analizza in profondità il tessuto umano, la varietà paesaggistica e la dimensione architettonica del Belpaese.

Aperta fino al 23 settembre, la rassegna include nel proprio percorso oltre cento fotografie, realizzate dalla fine del secondo dopoguerra ai primi anni Duemila; sono opere sia in bianco e nero, sia a colori. Tra gli autori scelti c’è Luigi Ghirri, al quale la Triennale di Milano sta dedicando una retrospettiva ‒ aperta fino al  26 agosto prossimo. Del fotografo emiliano, scomparso nel 1992, vengono presentati alcuni iconici “paesaggi vuoti”, nei quali la misurata presenza umana finisce per infondere nei luoghi un sentimento di mistero, incoraggiando un nuovo sguardo sull’architettura e sugli spazi del quotidiano.

Nelle opere di Ugo Mulas esposte a Torino l’attenzione si concentra sulle periferie, con scatti capaci di conferire un fascino inedito alle strutture della città industriale. Un monumento poetico e affascinante come l’Abbazia di San Galgano, in Toscana, è il soggetto delle fotografie in mostra del pistoiese Aurelio Amendola, che ne offre una scrupolosa analisi, tra viste esterne, interne e dettagli.

In Suggestioni d’Italia. Dal Neorealismo al Duemila sono inoltre presenti lavori di Nino Migliori, Gianni Berengo Gardin, Mario Cresci, Mimmo Jodice, Mario Giacomelli, Franco Fontana, Uliano Lucas, Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Enzo Obiso e Bruna Biamino. Con le sue fotografie, l’autrice torinese conduce i visitatori altrove, in una sorta di “sogno lattiginoso”, sospeso tra architetture, paesaggi disadorni e luoghi d’acqua.

[Immagine in apertura: Uliano Lucas, Sesto San Giovanni, 1968. Stampa ai sali d’argento]