L’architettura per la conoscenza: se ne parla al MAXXI di Roma

17 Luglio 2018

concorso internazionale masterplan Università Campus Bio-Medico Roma

Nel pomeriggio di domani, mercoledì 18 luglio, il Museo Nazionale MAXXI di Roma ospiterà un interessante dibattito, che vedrà prendere la parola alcuni dei più conosciuti e stimati architetti, progettisti e “addetti ai lavori” della comunità internazionale.
A partire dalle 17, infatti, avrà luogo il simposio Architecture & Education: Engaging spaces serving society and a human knowledge – L’Architettura a servizio delle Istituzioni universitarie: Spazi innovativi per ispirare nuovi modelli a supporto della Formazione e della Ricerca, un’iniziativa organizzata dall’Università Campus Bio-Medico della Capitale in occasione del concorso internazionale di architettura, indetto per la redazione del suo Masterplan del Piano di sviluppo trentennale piùCampus 2015-2045.

Nel corso delle diverse sessioni di talk, prenderanno quindi la parola proprio i finalisti del concorso internazionale, nonché alcuni membri della Giuria che è stata chiamata a valutare le proposte.
Tra gli ospiti attesi, figurano – per fare solo alcuni nomi – in qualità di moderatori Martha Thorne, Direttore Generale del Pritzker Architecture Prize, e  Luca Molinari, fondatore Luca Molinari Studio e curatore scientifico del concorso; ancora, gli italiani Massimo Alvisi di Alvisi Kirimoto Partners, Alfonso Femia di Atelier(s) Alfonso Femia, Mario Cucinella dell’omonimo studio di progettazione. Sul fronte estero, ci saranno per esempio Benjamin Gilmartin, a rappresentare lo studio statunitense Diller Scofidio+Renfro, e il colombiano Giancarlo Mazzanti.
Ogni sessione sarà caratterizzata dall’esame – in un’ottica multidisciplinare, che non vede coinvolti soltanto gli architetti – di due progetti di architettura e urbanistica, scelti per il loro valore esemplare nel concepire spazi innovativi per la formazione e l’insegnamento.

Attraverso il simposio, si concretizza così l’intenzione espressa dallo stesso concorso internazionale per progettare il masterplan del futuro campus universitario romano: riflettere sulle sfide rappresentate da questo genere di spazi e provare a rispondere con esempi concreti e aggiornati, che possano davvero costituire il miglior ambiente possibile “per accogliere e sostenere l’educazione e la ricerca nel Terzo Millennio“.
E non soltanto. Tra le tematiche prese in esame, e dal concorso e dal simposio correlato, c’è infatti la capacità dell’architettura di creare, oltre a nuovi spazi, nuove relazioni con la comunità esistente. Rispondendo alle sue esigenze, contribuendo all’armonizzazione e alla rigenerazione del tessuto urbano anche su scala paesaggistica; inserendo il nuovo progetto come un elemento rigenerante e non di rottura con l’esistente.