17 giorni dedicati al contemporaneo: è tempo di B.motion

20 Agosto 2018

opus di Christos Papadopolus

Punta ad aprire “squarci sui conflitti del contemporaneo e sulle multiple declinazioni di civiltà” la nuova edizione di B.motion, il festival che dal 22 agosto al 7 settembre proporrà un fitto cartellone di appuntamenti – tra danza, teatro, musica, arte performative – accompagnati da convegni, corsi di formazione ed eventi speciali a Bassano del Grappa (Vicenza).
Anche quest’anno si conferma come tratto distintivo dell’evento la sua natura formativa, sottolineata dalle iniziative della Summer School, incentrate sulla danza contemporanea, sulla drammaturgia e sull’improvvisazione musicale e condotte da specialisti del settore.

Le prime giornate della manifestazione si svolgeranno proprio nel segno della danza, con un programma contraddistinto da un gran numero di prime assolute o prime nazionali, speciali commissioni, creazioni generate o selezionate da progetti internazionali partecipati dal festival. Tra gli artisti che si esibiranno si segnalano gli Aerowaves – piattaforma condivisa da istituzioni di 34 Paesi dell’Europa geografica, della quale fanno parte Christos Papadopoulos dalla Grecia (sua la coreografia da cui è tratta l’immagine in apertura), la norvegese Ingrid Berger Myhre e dalla Francia Filipe Lourenço – e quattro tra le coreografe più interessanti della scena internazionale contemporanea: la statunitense Nora Chipaumire, la canadese Melanie Demers, l’israeliana Iris Erez e la norvegese Simone Aughterlony.

L’attenzione si concentrerà quindi sul teatro contemporaneo, con spettacoli di formazioni artistiche consolidate e nuove produzioni, come il recente Fanny&Alexander, dalla tetralogia di Elena Ferrante.
Dal 4 al 7 settembre, infine, verranno esplorate le nuove frontiere della musica contemporanea, con particolare riguardo per le sue contaminazioni con l’elettronica, sempre in un’ottica marcatamente internazionale. L’inaugurazione di B. Motion Musica è affidata a Drift, progetto di poesia visiva, musica e installazione video di Caroline Bergvall che mescola antichi racconti di viaggio e di esilio con le traversate di oggi.