La storia di Roma va in mostra a Los Angeles

28 Agosto 2018

Michael Sweerts, Plague in an Ancient City, c. 1652–54, Los Angeles County Museum of Art, gift of The Ahmanson Foundation, photo © Museum Associates/LACMA

Raccontare tre secoli di storia, arte, vita di una città unica al mondo con una mostra: è questa la “sfida” che il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) ha scelto di perseguire con To Rome and Back: Individualism and Authority in Art, 1500– 1800, l’appuntamento espositivo allestito nel museo statunitense fino al 17 marzo prossimo.

Con un percorso articolato in sette sezioni tematiche, che riunisce opere provenienti in larga parte dalla collezione permanente dell’istituzione californiana, la mostra ricostruisce la scena della Città Eterna a cavallo tra il Rinascimento e l’Illuminismo. Dismesse le vesti di “cuore pulsante” di uno dei più grandi imperi dell’antichità e divenuta con il tempo centro del cattolicesimo, senza perdere lo straordinario potere attrattivo esercitato su artisti, pensatori, viaggiatori, Roma viene indagata nelle sue molteplici sfaccettature. Come luogo fisico, come centro del mecenatismo e della produzione artistica dal 1500 al 1800, ma anche come “idea”.

Complessivamente sono centotrenta le opere esposte: dipinti, sculture, stampe, disegni, arazzi, costumi, manufatti in ceramica, vetro e sughero. Lavori artistici eterogenei, volutamente associati per dare prova del vigore di tutte le tecniche e delle capacità delle maestranze attive in città. La mostra, infatti, intende consentire ai visitatori di apprezzare “la miriade di modi in cui Roma ha ispirato artisti e mecenati“, con particolare riguardo per il lungo periodo storico preso in esame. L’eco dei grandi artisti che hanno attraversato le sue piazze, le sue chiese, le sue strade e i suoi palazzi, lasciando in eredità capolavori assoluti, è parte integrante del progetto espositivo. La sezione A Roman Style, ad esempio, testimonia il ruolo svolto da una figura imprescindibile come Caravaggio, la cui eredità e la capacità di porre enfasi sulla dimensione emotiva avrebbero continuato a influenzare gli artisti successivi. Allo stesso modo, in Identifying and Collecting, vengono esaminati i prestigiosi incarichi conferiti, nel corso del XVI secolo, dal papato e dall’aristocrazia locale a Raffaello e Michelangelo, allo scopo di sottolinearne la portata innovatrice.

Siamo entusiasti di presentare una mostra che metta in evidenza la collaborazione tra più dipartimenti museali“, ha sottolineato Michael Govan, CEO di LACMA e Wallis Annenberg Director. “Includendo oggetti provenienti da cinque aree curatoriali, siamo in grado di mostrare l’importanza di Roma come fonte di ispirazione che non riguarda solo la pittura europea“. “To Rome and Back è essenzialmente la prima opportunità di LACMA di esporre una parte significativa della collezione europea in una narrazione al di fuori delle nostre gallerie permanenti di collezioni e mostre“, ha inoltre aggiunto Leah Lehmbeck, responsabile del dipartimento European Painting and Sculpture e curatore della mostra.

[Immagine in apertura: Michael Sweerts, Plague in an Ancient City, c. 1652–54, Los Angeles County Museum of Art, gift of The Ahmanson Foundation, photo © Museum Associates/LACMA]