Il ricamo come simbolo di pace nell’opera di Daniela Papadia

7 Ottobre 2018


Si intitola Il Filo dell’Alleanza il progetto che, il 9 ottobre, sarà presentato al Palazzo Belmonte Riso di Palermo all’interno del programma Italia, Culture, Mediterraneo. L’opera, ideata dall’artista Daniela Papadia, chiama in causa il tema del dialogo e della collaborazione fra popoli e culture ricorrendo alla tecnica del ricamo quale strumento per ricucire strappi concreti e metaforici.

Promosso dall’Associazione WISH ‒ World International Sicilian Heritage, Il Filo dell’Alleanza è composto da sei arazzi di 1,23 x 2.60 metri, assemblati con un filo d’oro che rappresenta il Mediterraneo. Per la realizzazione dei manufatti l’artista ha coinvolto sei gruppi di donne del movimento Women Wage Peace, legate a etnie e religioni diverse (palestinesi, israeliane, beduine e druse) e della scuola di moda di Letizia Della Rocca a Rehovot, coordinate dalla ricamatrice Michal Avvisar.

I sei arazzi, creati fra Israele e Palestina, sono stati riuniti a Gerusalemme, in un’unica opera che evoca la mappa del Mediterraneo e che raffigura i dodici geni alla base della funzione del sangue, individuati dal neurofisiologo Riccardo Cassiani Ingoni, elemento comune all’umanità intera.
Il processo creativo dell’arte”, ha dichiarato la Papadia, “insieme alla scienza può favorire il cambiamento, la crescita personale e il rispetto delle differenze culturali e religiose. Il “Filo dell’Alleanza” rappresenta un mezzo, una via per intrecciare relazioni che rigettano la discriminazione, l’esclusione e la violenza. Facendo interagire insieme gli individui si portano contenuti simbolici carichi di significati adeguati alla giusta percezione di sé e dell’altro”.