Una festa diffusa in 30 città per i duecento anni del Museo del Prado

2 Ottobre 2018

Museo del Prado Madrid

Per una delle più autorevoli e prestigiose istituzioni museali europee è tempo di festeggiamenti. Il Museo del Prado di Madrid si appresta a celebrare il proprio bicentenario, accogliendo un progetto culturale diffuso e lungo un anno intero.
A partire dal 19 novembre – e fino allo stesso giorno del 2019 – verrà reso omaggio non solo all’istituzione del museo stesso, ma anche ai contemporanei anniversari della nazionalizzazione delle collezioni reali spagnole, avvenuta 150 anni fa, e al ritorno delle opere d’arte evacuate durante la guerra civile combattuta tra il 1936 e il 1939, datato 80 anni fa.

A delineare lo spirito dell’iniziativa è stato il direttore, Miguel Falomir, indicando che l’obiettivo di questo programma straordinario di celebrazioni, “con più di un centinaio di attività, a Madrid e nel resto di Spagna, è promuovere una riflessione sul passato, presente e futuro dell’istituzione”. Oltre alla capitale, dunque, un circuito di 30 città sarà coinvolto nel progetto, allo scopo di ribadire il ruolo educativo e sociale del Prado; On tour in Spain, The Prado on the Street e Touching the Prado sono i titoli dei progetti speciali messi a punto per raggiungere varie parti del Paese.

Le mostre annunciate per l’anno prossimo comprenderanno grandi artisti come Velázquez, Rembrandt, Goya, Fra Angelico; a Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana, due tra le più importanti pittrici nella storia dell’arte occidentale, saranno dedicati ulteriori appuntamenti espositivi.
Anche le arti performative, l’opera, la musica, il teatro e la danza sono comprese in questo percorso.

In attesa di conoscere nel dettaglio ogni “tappa”, l’attenzione – e le aspettative –  si concentrano intanto sulla mostra Museo del Prado 1819 – 2019. A place of memory.
A partire dal 19 novembre proporrà un’indagine della storia del museo, concentrandosi sul suo legame con la società spagnola e con le tendenze che hanno “attraversato” la crescita della collezione museale, facendo luce anche sulla capacità di questo luogo di evolvere, divenendo un punto di riferimento per scrittori, intellettuali e naturalmente artisti non solo spagnoli. Ad accompagnarla sarà l’esposizione virtuale Ephemera.