Le foreste “a regola d’arte” di Eva Jospin

17 Novembre 2018

Carte blanche à Eva Jospin, Manufacture des Gobelins, Parigi, 2013, Cartone, legno, colla, cm 760 x 350 x 45

Nuova tappa del progetto Offside, che il Palazzo dei Diamanti di Ferrara intitola al dialogo fra artisti e movimenti storicizzati ed esiti creativi contemporanei. Stavolta i riflettori si accendono su Eva Jospin, al centro della mostra Sous-bois, allestita fino al 6 gennaio, in parallelo al focus monografico intitolato alla pittura di Gustave Courbet.

Il fil rouge che attraversa le due esposizioni è il mondo naturale, declinato da entrambi gli artisti in maniera originale e di impatto. La Jospin, in omaggio al Maestro Courbet, propone un viaggio attraverso foreste e boschi, fonti e caverne, evocate grazie all’uso di materiali “poveri” come il cartone, il filo metallico e la corda, che concorrono a dar vita a imponenti installazioni a dimensione reale.

Illusione e realtà si mescolano nelle opere di Jospin, facendo immergere il pubblico in universi naturali suggestivi ‒ emblematico, in tal senso, Ninfeo, l’intervento site-specific realizzato dall’artista nel loggiato di Palazzo dei Diamanti , tratteggiati anche per mezzo del disegno o ricorrendo a dispositivi vicini alla logica dei diorami ottocenteschi.

[Immagine in apertura: Carte blanche à Eva Jospin, Manufacture des Gobelins, Parigi, 2013]