A Milano, il “primitivismo” secondo Paul Klee

1 Novembre 2018


Figura tre le più iconiche nel panorama artistico del secolo scorso, Paul Klee è al centro della poderosa retrospettiva Paul Klee. Alle origini dell’arte, allestita al Mudec ‒ Museo delle Culture di Milano fino al 3 marzo 2019. Un’occasione unica per ammirare un centinaio di opere dell’autore novecentesco, selezionate dai curatori Michele Dantini e Raffaella Resch e provenienti da musei e collezioni internazionali, in particolare dal Zentrum Paul Klee di Berna.

Il fil rouge della rassegna è l’approccio di Paul Klee al cosiddetto “primitivismo”, declinato in maniera originale rispetto alle formule comunemente utilizzate a proposito delle avanguardie storiche. Entrato in contatto con l’arte paleocristiana durante il suo viaggio a Roma tra il 1901 e il 1902, Klee si definì un epigono di una civiltà illustre, ormai giunta al tramonto.

Proprio da questa iniziale delusione trae spunto la propensione alla beffa e al pastiche da parte dell’artista, che si muove nel solco della caricatura, mescolando alla evidente conoscenza della storia dell’arte un gusto per la parodia ravvisabile nelle sue Invenzioni; queste ben presto assumeranno un valore “cosmico”, mettendo in campo un primitivismo “epigrafico”, chiarito dalla sezione intitolata Alfabeti e geroglifiche d’invenzione.

La mostra lascia ampio spazio anche al tema dell’arte extraeuropea e dell’arte dell’infanzia, ambiti nei quali, secondo Klee, vanno ricercate le origini primordiali del linguaggio artistico, e fertile terreno per avviare una decisa riforma creativa. Esemplare, in questo senso, il teatro delle marionette ideato da Klee per esaudire una richiesta del figlio Felix. La mostra si conclude con la sezione Policromie e astrazione, un corpus di opere accomunate dal senso della geometria e da quello del colore, lungo velature e stratificazioni tutte da scoprire.

[Immagine in apertura: Paul Klee, Con il serpente, 1924, Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro Credito fotografico © FMCV, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro]