A New York, il MoMA ricorda Ugo Tognazzi

3 Dicembre 2018

ugo tognazzi

Attore, sceneggiatore, regista: Ugo Tognazzi è stato uno dei protagonisti assoluti del cinema italiano del Novecento. Insieme a Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Nino Manfredi, ha formato il “quintetto dell’età d’oro”, oggi considerato unanimemente artefice dell’invenzione e della diffusione, oltre i confini nazionali, di una nuova immagine del Paese, tra follia e malinconia.
Scomparso nel 1990 ed entrato di diritto nell’immaginario collettivo con i suoi personaggi e le sue commedie, Tognazzi intraprese la carriera nel mondo dello spettacolo insieme a Raimondo Vianello. Quelle prime commedie satiriche aprirono la strada alla collaborazione con Dino Risi e con altri registi. La naturale inclinazione verso l’imitazione e l’improvvisazione gli permise di conquistare il cuore degli spettatori, che negli anni scoprirono anche la sua capacità di vestire i panni di figure più complesse e introspettive.

A partire dal 5 dicembre, il Museum of Modern Art di New York gli dedica la retrospettiva Ugo Tognazzi. Tragedies of a Ridiculous Man, con una selezione di 25 dei circa 150 film da lui interpretati in proiezione nei teatri Roy e Niuta Titus.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Luce Cinecittà, consentirà anche ai più giovani di conoscere questa imprescindibile figura del cinema italiano, ripercorrendo quattro decenni della sua attività.
Rientrano nel progetto, tra gli altri, i film Il fascista (1961) di Luciano Salce; La Vita agra di Carlo Lizzani (1964); Porcile di Pier Paolo Pasolini (1969); quattro opere in cui è stato diretto da Marco Ferreri, tra cui La Grande Bouffe (1973) e Amici miei di Mario Monicelli (1975). A Tragedia di un uomo ridicolo (1981) è affidato il compito di aprire la rassegna: in questa pellicola, Tognazzi lavorò al fianco del regista Bernardo Bertolucci, scomparso nei giorni scorsi.