Azul, il gioco da tavolo ispirato agli azulejos

25 Dicembre 2018

Azul gioco da tavolo azulejos

Stanchi dei tradizionali giochi che vi hanno accompagnato durante le feste di Natale fin dall’infanzia? Propensi a sperimentare qualcosa di nuovo che, è proprio caso di dirlo, si distingue dalla massa per la forte carica cromatica e la “naturale inclinazione” a sviluppare logica e strategia?
Potrebbe fare al caso vostro Azul, ultimo nato dalla mente di Michael Kiesling, arrivato in Italia grazie al produttore Ghenos Games. Dopo il successo ottenuto negli appuntamenti di settore, il gioco da tavolo – che invita a vestire i panni dei ceramisti alle prese con la decorazione delle le pareti del Palazzo Reale di Evora – promette di conquistare il pubblico dagli otto anni in su.

Il nome evoca gli azulejos, inconfondibili piastrelle di ceramica smaltata originariamente di colore bianco e azzurro che si fecero strada nella penisola iberica, dopo la conquista di questi territori da parte dei Mori. Ancora oggi, del resto, costituiscono un tratto peculiare dell’identità architettonica di molte città di questa zona dell’Europa, come è evidente percorrendo il centro storico di Lisbona o quello di Porto.
Attorno alla plancia si possono riunire da 2 a 4 giocatori, chiamati a intraprendere una sfida tendenzialmente veloce (in media le partire durano meno di un’ora). Per partecipare occorre tenere a mente un numero ridotto di regole; l’immediatezza e accessibilità rientrano tra i punti di forza del gioco.
L’obiettivo della competizione è la realizzazione, nel proprio quadrante, di un raffinato mosaico composto dal maggior numero possibile di combinazioni orizzontali e verticali: perché venga decretato come il vincitore della partita, il concorrente deve aver totalizzato il punteggio più alto.
L’identità grafica delle 100 piastrelle di resina del gioco è stata sviluppata da Chris Quilliams.