Alla Fondation Beyeler, a febbraio scatta la Picassomania

27 Gennaio 2019

Pablo Picasso Famille de saltimbanques avec un singe, 1905 Gouache, watercolour and ink on cardboard, 104 x 75 cm Göteborg Konstmuseum, Purchase 1922 © Succession Picasso / 2018, ProLitteris, Zurich Photo: © Göteborg Konstmuseum

Una mostra già inaugurata, un’altra prossima all’apertura: l’una fa da preludio all’altra, per un inizio di 2019 che la Fondation Beyeler intende dedicare interamente al genio di Pablo Picasso.

Con Picasso Panorama, che ha aperto i battenti lo scorso 13 gennaio, l’istituzione di Basilea mette al centro la propria collezione di opere del Maestro spagnolo: oltre 30 suoi lavori fanno del patrimonio custodito alla Fondation Beyeler uno dei corpus più vasti e rilevanti al mondo.
È la mostra stessa a spiegare l’origine di una così importante collezione: Picasso Panorama, oltre a essere una monografica, è anche un tributo ai fondatori Ernst e Hildy Beyeler, che nel corso della propria vita organizzarono numerose mostre dedicate all’artista nella propria galleria, vendendo più di un migliaio di suoi lavori, stringendo un legame che da professionale si trasformò nel tempo in una vera amicizia.
Le opere in mostra raccolte dai Beyeler coprono un periodo che va dal primo Cubismo all’ultima fase della carriera di Picasso; il percorso espositivo è poi integrato dai prestiti permanenti, come quelli della Rudolf Staechelin Collection. È un vero e proprio “panorama” sulla carriera di Picasso, insomma, quello che si dispiega davanti agli occhi dei visitatori.

Ma Picasso Panorama non è che una “estensione” della grande mostra in programma a partire dal 3 febbraio e che, come l’altra, terminerà a fine maggio. The Young PICASSO – Blue and Rose Periods, già presentata a Parigi nei mesi scorsi,  è la rassegna più ambiziosa mai realizzata dalla fondazione svizzera (in collaborazione con Musées d’Orsay et de l’Orangerie e il Musée National Picasso-Paris), interamente dedicata ai due cosiddetti Periodi Blu e Rosa dell’artista, dal 1901 al 1906. All’età di 20 anni, Picasso si imbarcò infatti in una ricerca di nuovi temi e forme espressive, di fatto dando vita a una rivoluzione artistica dietro l’altra. Questi due momenti iniziali si rivelarono cruciali per il pittore, che da lì si spinse poco dopo fino alla concezione del Cubismo.
Alcuni dei capolavori esposti sono a tutti gli effetti tra i più emozionanti esempi della pittura moderna, nonché tra i più conosciuti – e ricercati – della storia dell’arte intera. Difficilmente, quindi, sarà possibile rivederli ancora riuniti in un’unica mostra.

[Immagine in apertura: Pablo Picasso, Famille de saltimbanques avec un singe, particolare, 1905. Göteborg Konstmuseum, Purchase 1922 © Succession Picasso / 2018, ProLitteris, Zurich]