Il paesaggio raccontato da 17 artisti italiani

25 Gennaio 2019

CEOLIN, Deer Hunt Landscapes, 31 marzo 2006

Si intitola Panorama. Approdi e derive del paesaggio in Italia la mostra che, dal 26 gennaio al 13 aprile 2019, animerà gli ambienti della Fondazione del Monte di Bologna a Ravenna. La sede bolognese ospiterà i lavori di 17 artisti italiani nati fra gli anni Sessanta e Ottanta, chiamati a misurarsi con un tema vasto e dalle molte sfumature quale il paesaggio.

Curata da Claudio Musso, la rassegna sarà un’occasione per ammirare una quarantina di opere che si confronteranno con gli scenari urbani di Antonio Sant’Elia, con le atmosfere evocate da Mario Schifano, con i progetti distopici di Supestudio e con alcuni scatti di Luigi Ghirri. Tocca quindi ad Andreco, Riccardo Benassi, David Casini, Mauro Ceolin, Andrea Chiesi, Luca Coclite, Valentina D’Amaro, Andrea De Stefani, Martino Genchi, Daniel Gonzàlez, Filippo Minelli, Margherita Moscardini, Giovanni Oberti, Francesco Pedrini, Laura Pugno, Marco Strappato e Davide Tranchina restituire le declinazioni più attuali del paesaggio per mezzo di tecniche che spaziano dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione alla fotografia.

Come sottolinea il curatore, “Gli artisti invitati hanno sviluppato nelle loro ricerche individuali e collettive una approccio inedito alle questioni aperte dalla catena di relazioni tra natura e architettura, mappa e territorio, realtà e rappresentazione. Le opere esposte, pur realizzate attraverso un’ampia varietà di proposte e tecniche, dimostrano la necessità comune di indagare le principali questioni legate alla concezione del paesaggio nel mondo contemporaneo: dalla politica all’ecologia, dalla cultura al turismo”.

[Immagine in apertura: Mauro Ceolin, Deer Hunt Landscapes, 31 marzo 2006]