La festa (e la sua fine) raccontata da tre artiste

15 Febbraio 2019

Mariantonietta Bagliato

Il titolo della mostra allestita negli ambienti capitolini di Casa Vuota ‒ A destra, secondo piano ‒ riecheggia l’indicazione data ai visitatori per raggiungere lo spazio espositivo in cui prende forma la rassegna curata da Santa Nastro e incentrata sulle opere di Natascia Abbattista, Mariantonietta Bagliato e Patrizia Piarulli, visitabile dal 16 febbraio al 31 marzo.

Il fil rouge dell’esposizione è la festa e, nello specifico, la sua fine, descritta dalle tre artiste focalizzandosi sui residui di un evento gioioso e liberatorio, che tuttavia lascia dietro di sé ricordi sempre più evanescenti. Ecco allora le maschere tristi immortalate da Abbatista nei suoi scatti, travestimenti giocati sul limite fra realtà e finzione, o ancora le installazioni (come quella nell’immagine in apertura) solo in apparenza ludiche di Bagliato, ammantate di colori e decorazioni tutt’altro che allegri. Le tracce di feste ormai concluse sono impresse nelle suppellettili e negli oggetti d’uso comune realizzati appositamente da Piarulli, un campionario di nostalgici rimandi a tempi passati.

L’incomunicabilità, invece, è il tema cardine della performance Ciao come stai?, messa in scena da Abbatista in collaborazione con Loredana Savino durante la serata inaugurale: un accostamento di due monologhi che non lasciano margine di dialogo.