L’India secondo Amar Kanwar, al Thyssen-Bornemisza di Madrid

25 Febbraio 2019

Amar Kanwar. 272 Varieties of Indigenous Organic Rice Seeds, veduta dell'installazione alla Kochi Muziris Biennale, India, 2012

Nazionalismo, politica, giustizia, potere, violenza, abusi sessuali: sono i temi che ricorrono incessantemente dal nord al sud del subcontinente indiano, esplorati da Amar Kanwar nelle sue installazioni e nei documentari.
Originario di New Delhi, l’artista realizza complesse narrazioni, impiegando il video come medium d’elezione, che collegano storie personali con processi sociali e politici più ampi, associano leggende e oggetti rituali a simboli ed eventi della scena contemporanea.

The Lightning Testimonies e The Sovereign Forest sono le due sue opere che il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza and Thyssen-Bornemisza Art Contemporary ospita, nella sua sede madrilena, fino al 19 maggio prossimo.
Co-commissionati da TBA21 e visitabili a partire dal 27 febbraio, in coincidenza con ARCO Madrid, entrambi i lavori analizzano la nozione di giustizia e il modo in cui le leggi vengono applicate; due questioni rilevanti nel contesto contemporaneo, chiamato a fare i conti con il fenomeno delle fake news e con la mistificazione della realtà.
In particolare, in The Lightning Testimonies i visitatori si confronteranno con i resoconti delle vittime di rapimenti e stupri. Restituiti nella forma di proiezioni in simultanea, questi toccanti filmati raccontano storie di sofferenza, di trauma e di resilienza.

La mostra è accompagnata da una serie di programmi pubblici, gratuiti e aperti al pubblico, che si svolgeranno per l’intera durata dell’appuntamento; il primo è in programma martedì 26 febbraio nell’auditorium del museo: sarà una talk con Amar Kanwar e il curatore Chus Martínez, presentato da Francesca Thyssen-Bornemisza.

[Immagine in apertura: Amar Kanwar, 272 Varieties of Indigenous Organic Rice Seeds, veduta dell’installazione alla Kochi Muziris Biennale, India, 2012]