Marina Abramović a Londra, ma in realtà virtuale

19 Febbraio 2019

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Dopo la retrospettiva dei record a Palazzo Strozzi, che si è conclusa il mese scorso a Firenze, la pioniera della performing art ha scelto di addentrarsi in nuovi territori e sperimentare tecnologie fin qui non ancora “messe a servizio” del settore artistico. Per un’intera settimana – fino al 24 febbraio prossimo – Marina Abramović presenta a Londra The Life, performance inedita risultato dell’intreccio tra arte e tecnologia.

Già sede, nel 2014, dell’opera 512 Hours, le Serpentine Galleries tornano ad accogliere un intervento dell’artista serba, questa volta eccezionalmente realizzato in Mixed Reality. Ragionando intorno al concetto di “assenza materiale”, Abramović ha collaborato con lo studio Tin Drum per offrire una particolare esperienza ai visitatori, che potranno infatti sperimentare, simultaneamente e nell’arco di 19 minuti, un incontro intimo e digitale con l’artista ricorrendo alla Mixed Reality.
Per sperimentare The Life, saranno dotati del dispositivo Magic Leap One: riuniti in piccoli gruppi attorno a un cerchio fatto di corde, potranno “esplorare” i movimenti dell’artista come se lei fosse realmente nella stanza, dinanzi ai loro occhi. In realtà, però, Abramović sarà “presente” esclusivamente di una rappresentazione digitale.
È la prima volta che un artista utilizza questa tecnologia per creare una performance, ma questo esperimento è solo l’inizio. Spero che molti altri artisti mi seguiranno e continueranno a farsi pionieri della Mixed Reality come forma d’arte”, ha affermato l’artista.

[Immagine in apertura: courtesy Marina Abramović e Tin Drum]