Gli eroi e le eroine di Botticelli si riuniscono a Boston

13 Febbraio 2019

Sandro Botticelli (Alessandro di Mariano Filipepi) Storia di Lucrezia 1505 circa, tempera e oro in conchiglia su tavola, cm 83,3 x 176,8 Boston, Isabella Stewart Gardner Museum

Si intitola Botticelli: Heroines + Heroes l’attesa rassegna espositiva che, dal 14 febbraio al 19 maggio, animerà le sale dell’Isabella Stewart Gardner Museum d Boston. Si tratta di un appuntamento eccezionale, che riunisce per la prima volta negli Stati Uniti due capolavori dell’artista rinascimentale: la Storia di Lucrezia, custodito nella raccolta del Gardner Museum, e la Storia di Virginia, al centro di un inedito prestito da parte dell’Italia.

La mostra americana è la prima dedicata al genere di pittura domestica definita “spalliera”, in riferimento all’altezza dello sguardo richiesta al visitatore per ammirare nel migliore dei modi le opere in questione. Gli otto dipinti monumentali firmati da Botticelli parlano la lingua del passato, quella di eroine ed eroi, per narrare la magnificenza della Firenze quattro-cinquecentesca, nella quale egli era immerso.

Oltre al prezioso prestito della Storia di Virginia da parte dell’Accademia Carrara di Bergamo, la rassegna può contare su altre opere illustri come l’Adorazione dei Magi, rimasta incompiuta, in arrivo dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, e sui prestiti della National Gallery di Londra e del Metropolitan Museum of Art di New York, che hanno consentito al Gardner Museum di riunire tre dei quattro pannelli intitolati dall’artista alle vicende di San Zenobio.

Per sottolineare la forte attualità stilistica di Botticelli, assimilabile a un moderno graphic novelist, il museo americano ha incaricato Karl Stevens, fumettista del New Yorker, di reinterpretare in chiave contemporanea la poetica di Botticelli, celebrandone il tratto e il linguaggio pittorico.

[Immagine in apertura: Sandro Botticelli (Alessandro di Mariano Filipepi), Storia di Lucrezia, 1505 circa, Boston, Isabella Stewart Gardner Museum]