Pittura Spazio Cultura: il nuovo allestimento della GAM di Torino

17 Febbraio 2019

2019_Pittura spazio Scultura_Allestimento photo Robino30

La GAM di Torino presenta il nuovo allestimento delle collezioni del contemporaneo: grazie a questo importante restyling, le preziose opere da anni custodite nei depositi vengono finalmente riscoperte, mentre il museo mette in vetrina le opere recentemente acquisite per la Fondazione Torino Musei dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt.
Si tratta della prima edizione di un programma di diversi ordinamenti che si succederanno su base biennale. Le esposizioni permetteranno di far conoscere al pubblico la ricchezza delle collezioni del museo e di dare voce a molteplici letture e interpretazioni critiche.

Questo primo allestimento, curato da Elena Volpato, s’intitola Pittura Spazio Cultura e, da poco inaugurato nel seminterrato, si concentra su due decenni, tra gli anni Sessanta e gli Ottanta. Lo fa scegliendo di raccontare storie di artisti italiani che non fanno parte di un unico gruppo.
Alcuni dei loro nomi sono legati alle vicende dell’Arte Povera (Animale terribile di Mario Merz, del 1981, e Gli Attaccapanni (di Napoli) di Luciano Fabro sono tra gli interventi mai esposti finora alla GAM). Il percorso di altri si è intrecciato con quello della Pittura analitica. Altri ancora, dopo una stagione concettuale, hanno trovato nuove ragioni per tornare a riflettere su linguaggi tradizionali e su antichi codici espressivi.

Tuttavia, se le loro opere sembrano dialogare qui con naturalezza, non è per mera cronologia, ma perché nel lavoro di ciascuno di loro c’è molto più di quanto le parole della critica militante avesse motivo di raccontare”, spiega la curatrice Volpato. “In tutti loro, come spesso accade, c’è più personalità e indipendenza di quanto le ragioni di un raggruppamento o le linee di tendenza del mondo dell’arte possano dire”.

[Immagine in apertura: photo by Paolo Robino]