Seduzione e bellezza, gli elementi comuni a tutte le arti

14 Febbraio 2019

Daniela Banci: Cassiopea, collana, diam. cm 63. Oro, argento

Con Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità il Museo Nazionale nel complesso di San Vitale, a Ravenna, apre le porte a un dialogo tra le cosiddette “arti maggiori” scultura e pittura, e l’oreficeria, in vetro, in resina, in ceramica.
Curato da Ornella Casazza e Emanuela Fiori, con Maria Anna Di Pede e Laura Felici, questo progetto espositivo affianca oltre 100 opere di grandi autori della scena nazionale, proponendo una riflessione che oltrepassa le distinzioni e i confini tra i generi.

Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Paolo Staccioli, Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Mario Ceroli, Paola Staccioli, Luigi Ontani, Sauro Cavallini e Pietro Cascella sono alcuni dei protagonisti del percorso espositivo, che costituisce un invito a riflettere sulla capacità, dimostrata da molti autori contemporanei, di “muoversi con agilità tra la dimensione monumentale e il piccolo formato colloquiando con marmi purissimi, bronzi arricchiti di suggestive patine, legni intagliati, ceramiche lustrate, sete vellutate, pigmenti evocativi, ori e coloratissime pietre“, come sottolinea il team curatoriale.

L’attenzione, dunque, si concentra sull’atto creativo e sul risultato finale, chiamando a raccolta artisti che nel corso della carriera hanno dimostrato di sapersi muovere con scioltezza e inventiva con materiali diversi. Le opere selezionate per questa mostra, visitabile fino al 26 maggio, sono state allestite seguendo assonanze visive e materiche all’interno di un percorso che si relaziona in profondità con le architetture dell’ex Monastero Benedettino di San Vitale, sede del Museo Nazionale.

[Immagine in apertura: Daniela Banci, Cassiopea, collana, diam. cm 63. Oro, argento]