Me, me stesso ed io: a Torino, l’autoritratto è a fumetti

8 Marzo 2019

Paolo Bacilieri Locandina mostra Me Myself I Accademia Albertina Torino

Per un intero mese – fino al 7 aprile – nelle auliche sale della Pinacoteca Albertina di Torino, accanto ai dipinti degli artisti del Quattro e Cinquecento di scuola fiorentina e piemontese, dei pittori caravaggeschi, fiamminghi ed italiani del Seicento, dei paesaggisti del Sei e Settecento e di altri artisti ancora, sarà possibile ammirare anche un centinaio di opere della mostra Me, Myself(ie) and I.
Strutturato secondo tre sezioni tematiche, questo progetto espositivo ripercorre oltre 100 anni di storia del fumetto e dell’illustrazione a partire dal tema dell’autorappresentazione.

Curata da Mariella Lazzarin e legata alla XX edizione del Sottodiciotto Film Festival & Campus – in programma dal 15 al 22 marzo – la mostra affianca autoritratti veri e propri – nella prima sezione, Me; tavole in cui gli artisti si rappresentano all’interno delle storie narrate, mantenendo la propria identità – nella seconda sezione, Myself – e infine opere in cui gli autori, attraverso propri altergo, si calano nei panni di personaggi funzionali alla narrazione, in I.
Resa possibile grazie a una pluralità di prestatori e accompagnata da un allestimento al quale hanno collaborato gli allievi della Cattedra di scenografia dell’Accademia Albertina, la rassegna comprende lavori come l’autoritratto classico del torinese Attilio Mussino, durante la Grande Guerra; una tavola ancora inedita del n. 400 di Dylan Dog di Angelo Stano; capolavori di Milo Manara, Jacovitti, Andrea Pazienza, Bonvi, Magnus, Paolo Eleuteri Serpieri (Druuna), Ivo Milazzo (Ken Parker).
Sono presenti anche opere di autori indipendenti come Manuele Fior, Paolo Bacilieri (autore del manifesto della mostra, in apertura di articolo), Davide Toffolo e Davide Reviati, creazioni delle giovani disegnatrici Lucia Biagi ed Eleonora Antonioni e i lavori delle under 30, che operano soprattutto sul web, come Josephine Yole Signorelli “Fumettibrutti” e Agnese Innocente.