Una collezione “principesca” all’Albertina di Vienna

10 Marzo 2019

Peter Paul Rubens Venus in Front of the Mirror, ca. 1614/15 Oil on panel © LIECHTENSTEIN. The Princely Collections, Vaduz–Vienna

C’è tempo fino al 10 giugno per lasciarsi conquistare dalle Princely Collections, le raccolte da cui provengono le opere in mostra all’Albertina di Vienna nell’ambito della mostra From Rubens to Makart. La rassegna punta lo sguardo su alcuni capolavori afferenti alla collezione della famiglia Princely, dinastia europea la cui storia è ricca di tradizione.

Oltre 100 opere, tra sculture e dipinti, sottolineano il lungo orizzonte temporale entro il quale si colloca la raccolta ‒ dal primo Rinascimento italiano al Barocco, dal Biedermeier viennese all’epoca Makart. Un’occasione imperdibile per ripercorrere la storia di un collezionismo illuminato e per ammirare una selezione di preziosi capolavori, disposti su una linea del tempo che attraversa cinque secoli.

Si spazia dunque dalla Venere allo specchio di Pieter Paul Rubens a Terra di Giuseppe Arcimboldo, dal Ritratto di Maria de Tassis di van Dyck al Busto di Marco Aurelio realizzato da Pier Jacopo Alari-Bonacolsi, meglio conosciuto come Antico. Senza dimenticare Canaletto e, appunto, Hans Makart.

[Immagine in apertura: Peter Paul Rubens, Venus in Front of the Mirror, dettaglio, ca. 1614/15 © LIECHTENSTEIN. The Princely Collections, Vaduz–Vienna]