Nico Löpez Bruchi a Volterra. Tra arte urbana, video e fotografia

20 Aprile 2019

Nico Löpez Bruchi, Crap

Sono gli spazi del Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena, a Volterra, ad accogliere la prima grande retrospettiva dedicata al lavoro dell’artista Nico Löpez Bruchi. Mentisughe e Mentifughe, questo il titolo della mostra curato da Nicolas Ballario e aperta fino al 25 maggio, costituisce l’occasione per analizzare il percorso di questo autore, che ha debuttato come artista urbano.
Le oltre 50 opere selezionate testimoniano la sua capacità di muoversi con destrezza tra i generi e i linguaggi, in particolare tra fotografia, scultura e video e, nello stesso tempo, offrono una immersione nella sua produzione più recente.

Tra le nuove installazioni incluse nel percorso espositivo ci sono Accua, in cui l’arte si confronta con la scienza; la Pala della Crocifissione, con espliciti riferimenti al popolare social network Facebook; il progetto Subconscie Proibizioni, che affronta il tema dell’abbandono dei luoghi simbolo della nostra cultura.
Ovviamente è presente anche il lavoro che dà il titolo all’intera retrospettiva: Mentisughe e Mentifughe occupa una grande sala del vecchio ospedale Santa Maria Maddalena di Volterra, dismesso da alcuni anni e ristrutturato di recente. Di particolare rilievo l’analisi proposta da questa produzione, che sintetizza l’attuale visione del mondo da parte di Lopez, ovvero un luogo popolato da “un’umanità che si comporta da sanguisuga nei confronti del resto del mondo, ma anche di icone e persone comuni che rifuggono questo modello“.
All’esposizione è associato un catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, che sarà disponibile dal 15 maggio.

[Immagine in apertura: Nico Löpez Bruchi, Crap]