La rivoluzione cubista va in mostra a Basilea

14 Giugno 2019

Julian Salinas, ©Pro Litteris, Zurich 2019

Si intitola The Cubist Cosmos From Picasso to Léger, l’esposizione allestita fino al 4 agosto presso il Kunstmuseum di Basilea, gettando nuova luce sui dettami di un movimento che ha profondamente influenzato la storia dell’arte contemporanea internazionale. Prodotta in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, la mostra riunisce capolavori della raccolta permanente e prestiti illustri, dando spazio a ben 130 opere.

Suddivisa in nove sezioni, la rassegna svizzera segue un criterio tematico e cronologico per tracciare i contorni della storia cubista, a partire dall’esperienza di Picasso e Braque che, all’inizio del secolo scorso, sparigliarono le carte delle regole artistiche tradizionali, mettendole in dubbio e assegnando alla forma, alla geometria e alla figurazione nuovi significati.

In particolare, la mostra pone l’accento, nelle sale iniziali, sul fondamentale apporto dato al Cubismo dalle istanze del Primitivismo e dalla lezione di Cézanne, nell’ottica di sovvertire la consolidata logica dell’imitazione della Natura, sperimentando la scomposizione e la nuova ricomposizione delle forme.

La presenza di una ricca galleria di ritratti di mercanti d’arte e scrittori, quali Gertrude Stein, Guillaume Apollinaire e Daniel Henry Kahnweiler, sottolinea il fondamentale ruolo giocato da una rete di professionisti e amanti della creatività ai fini dello sviluppo cubista, incoraggiato dal supporto di personalità di spicco nel panorama culturale dell’epoca.

[Immagine in apertura: Installation view, photo by Julian Salinas ©Pro Litteris, Zurich 2019]