La Grande Arte torna al cinema: tutte le novità della nuova stagione

13 Luglio 2019


Dopo Degas ‒ Passione e perfezione, Tintoretto ‒ Un ribelle a Venezia, Gauguin a Tahiti ‒ Il paradiso perduto, Il Museo del Prado ‒ La corte delle meraviglie, Il giovane Picasso e Dentro Caravaggio, anche negli ultimi mesi del 2019 si rinnoverà l’appuntamento con La Grande Arte al Cinema. Forte del traguardo di 2 milioni di spettatori nelle sale, il progetto di Nexo Digital, finalizzato a favorire una nuova forma di approfondimento e godimento dell’arte, proporrà in autunno tre nuovi titoli.

Diretta da David Bickerstaff, Van Gogh e il Giappone (in apertura, un’immagine del backstage) sarà la prima delle nuove produzioni a sbarcare al cinema; arriverà nelle sale il 16, 17, 18 settembre prossimi. La pellicola analizza le connessioni tra l’arte giapponese e la produzione dell’artista olandese, legandosi all’esperienza della mostra ospitata dal Van Gogh Museum di Amsterdam nel 2018. Tra la Provenza e il Paese del Sol Levante, il docufilm si sofferma sul fascino esercitato dall’arte nipponica su Vincent van Gogh: pur non avendo mai visitato il Paese, l’artista fu spinto a studiare i maestri giapponesi sulla scia dell’apertura verso l’Occidente, avvenuta nella seconda metà dell’Ottocento al termine del periodo Edo, che rappresentò il punto di avvio della tendenza nota come japonisme.

Da un assoluto protagonista dell’arte europea e mondiale, l’attenzione si sposterà su un luogo dal fascino indiscutibile. Targato 3D Produzioni e Nexo Digital ‒ in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International e con il sostegno di Intesa Sanpaolo ‒, Ermitage. Il Potere dell’arte sarà proiettato sul grande schermo il 21, 22 e 23 ottobre. Diretto da Michele Mally, su soggetto di Didi Gnocchi, autore anche della sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, il docufilm si avvale della stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e conduce gli spettatori alla scoperta di una delle grandi istituzioni culturali mondiali. Attraverso i corridoi e le strade della città, che hanno assistito a importanti cambiamenti storici, l’opera svelerà segreti, leggende e memorie del museo, celebrando anche le meraviglie della sua collezione artistica: da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens, da Tiziano a Rembrandt. Si tratta di una narrazione fortemente connessa con la vicenda architettonica e urbana di San Pietroburgo: la città sarà anch’essa presentata nel film, che ne mostrerà la veste diurna e gli splendori delle sue notti, con la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il profilo del complesso dell’Ermitage e altri luoghi iconici.

La Russia passerà ‒ simbolicamente ‒ il testimone al Messico: il 25, 26, 27 novembre nei cinema arriverà  Frida. Viva la vida. Il film documentario, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital per la regia di Giovanni Troilo, ricostruisce il profilo della nota artista, dando spazio a una lettura di entrambe le sue anime: la pioniera del femminismo contemporaneo, tormentata dal dolore fisico, da un lato; l’artista libera dalle costrizioni di un corpo martoriato, dall’altro. Nei sei capitoli di Frida. Viva la vida si susseguiranno interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive, focus su specifiche opere e un’analisi della sua vicenda biografica. Gli spettatori, inoltre, potranno comprendere l’influenza esercitata dall’artista non solo sulle successive generazioni di pittori, ma anche sulla musica e sulla moda.