A Torino e Milano, settembre è il mese della musica

1 Settembre 2019


Scoprire luoghi, tradizioni e diversi linguaggi del mondo attraverso la musica. È questo il senso di Geografie, il tema dell’edizione 2019 del Festival MITO SettembreMusica, che per il tredicesimo anno unisce Milano e Torino sul filo del suono.

Saranno, infatti, 128 gli appuntamenti che dal 3 al 19 settembre caratterizzeranno la manifestazione con 7 prime esecuzioni assolute, 3 prime europee, fra cui Perpetulum di Philip Glass co-commissionato dal festival, e 13 prime italiane. “La globalizzazione e la trasformazione digitale hanno cambiato il nostro modo di metterci in relazione con lo spazio”, spiega il direttore artistico Nicola Campogrande. “Le giovani generazioni hanno infatti un’idea della geografia piuttosto diversa rispetto a quella dei loro padri: i concetti di identità e di confine, ad esempio, da un lato sono drammaticamente evidenziati dal pensiero estremista e xenofobo, ma dall’altro sono ignorati, nella pratica, dal continuo viaggiare fisico e metaforico. Declinando il tema portante Geografie, quello che fa MITO nel 2019 è dunque viaggiare nello spazio, avanti e indietro lungo la storia, per recuperare luoghi, tradizioni, appartenenze, lingue musicali che hanno segnato le diverse culture del pianeta”.

Così, oltre a coprire un arco temporale molto ampio ‒ da Giovanni Pierluigi da Palestrina a Bach, da Händel a Beethoven e Brahms, fino al Novecento di Gershwin e Bernstein, per arrivare a oggi, con brani di 127 compositori viventi, fra cui Steve Reich –, MITO proporrà anche una grande varietà geografica e stilistica: dall’Europa alle Americhe, fino ai Paesi del Sol Levante.

Fra gli appuntamenti più attesi ci sarà, come sempre in entrambe le città, il Giorno dei cori, con quindici formazioni, non solo italiane, distribuite in dieci concerti, con gran finale aperto al contributo di tutto il pubblico.

[Immagine in apertura: Israel Philharmonic Orchestra © Oded Antman]