A Venezia, il documentario su Piero Vivarelli, “ribelle” del cinema

5 Settembre 2019


C’è un autore tutto italiano di cui buona parte della cinematografia mondiale è sempre stata innamorata. Si tratta di Piero Vivarelli, regista, sceneggiatore e paroliere nato a Siena nel 1927. Figura ribelle e avanguardista del cinema nazionale, “rivive” oggi nel film Life As a B-Movie: Piero Vivarelli, il documentario a opera di Fabrizio Laurenti e Niccolò Vivarelli che punta a riscoprire, o a far conoscere per la prima volta, una tra le personalità più eclettiche della nostra cultura.

Prodotto da Marcantonio Borghese e Taku Komaya e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, il film racconta vita, passioni e opere di Vivarelli, ponendo l’accento sulle pellicole a cui collaborò in qualità di regista o sceneggiatore dagli anni Sessanta agli anni Novanta – tra le altre, Urlatori alla Sbarra, Oggi a Berlino e Django. Una filmografia irrequieta e caleidoscopica, che spaziò dallo spaghetti western all’erotico, e che divenne ben presto punto di riferimento per un’intera generazione.

Considerato il “re dei b-movies”, Piero Vivarelli viene oggi omaggiato in questo nuovo documentario ricco di spezzoni inediti, immagini d’archivio e testimonianze d’eccellenza – come quelle di Quentin Tarantino ed Emir Kusturica, fan dichiarati dell’autore. Incluso nella sezione “Venezia Classici” documentari alla 76. Mostra del Cinema di Venezia e proiettato in replica oggi, giovedì 5 settembre, alle ore 22:00, presso la Sala Pasinetti, Life As a B-Movie: Piero Vivarelli sarà trasmesso prossimamente su Sky Arte.