Gli effetti del riscaldamento globale negli scatti di Fabiano Ventura

1 Ottobre 2019


La questione ecologica è una delle grandi emergenze della nostra epoca. Un allarme, quello per gli stravolgimenti causati dal riscaldamento globale, che ha caratterizzato l’agenda di molti politici, ma non solo. Anche l’arte si è infatti avvicinata sempre di più alla questione, proponendosi negli ultimi anni come strumento di denuncia collettiva. Lo sa bene Fabiano Ventura, il fotografo-alpinista alle prese con un interessante progetto, volto a documentare gli effetti del global warming sui ghiacciai più importanti del pianeta.

Armato di piccozza e macchina fotografica, l’artista ha infatti scalato le vette del Karakorum, del Caucaso, dell’Alaska, delle Ande e dell’Himalaya. Avviato nel 2009, il viaggio si concluderà nel 2020 con l’ultima tappa sulle cime delle Alpi.

In attesa della spedizione finale, le foto raccolte in questi anni da Ventura saranno visibili fino al prossimo 17 febbraio al Museo Civico di Bassano del Grappa, con la mostra Sulle tracce dei ghiacciai: una serie di scatti per scoprire le trasformazioni del paesaggio in alta quota causate dal progressivo riscaldamento terrestre.

Organizzata nell’ambito della rassegna biennale di Bassano Fotografia 2019, l’esposizione ripercorre le cinque spedizioni del progetto fino a ora realizzate, riproposte al pubblico grazie a un allestimento mirato al confronto diretto tra le foto dell’artista romano e quelle scattate dagli esploratori del passato. Tra questi, anche Vittorio Sella, Massimo Terzano, Mor von Dechy e William Osgood Field. In ognuna delle foto esposte, soggetti e inquadrature si ripetono a distanza di tempo, mettendo così in evidenza la drammatica estinzione dei ghiacciai nell’arco di un solo secolo. Un percorso espositivo che sintetizza e ribadisce le preoccupanti variazioni climatiche a cui il nostro pianeta è sempre più soggetto.

[Immagine in apertura: Fabiano Ventura, 2016. © F. Ventura]