A New York l’arte scende in campo contro la plastica

13 Febbraio 2020

Plastic Bag Store, photo Robin Frohardt. Courtesy of Times Square Arts

Immaginate un intero negozio fatto di plastica – con oggetti e prodotti alimentari completamente realizzati attraverso frammenti di imballaggi usati. È questo l’aspetto che avrà The Plastic Bag Store, la nuova installazione dell’artista americana Robin Frohardt: una sorta di “bottega” contro il consumismo, riprodotta nel cuore di Times Square, centro nevralgico della città di New York.

Presentato al pubblico il 18 marzo (e aperto fino al 12 aprile), il negozio avrà l’aspetto di un tipico “store” newyorkese: tuttavia, i corridoi di questa fantomatica attività commerciale saranno riforniti con prodotti creati con materie plastiche monouso, riciclate dall’artista, che ha raccolto dai rifiuti migliaia di sacchetti di plastica prima di riutilizzarli e farli “rivivere” all’interno delle singole sculture. Caschi di banane, articoli per l’igiene, scatole di gelato saranno riprodotti in maniera il più possibile fedele. L’obiettivo? Stimolare i visitatori a una riflessione sull’utilizzo smodato della plastica e sulle sue conseguenze nefaste per l’ambiente.

NEGOZIO DI GIORNO, TEATRO DI NOTTE

Ma c’è di più. Per esprimere al meglio il carattere educativo del progetto, il negozio si trasformerà di sera in un vero e proprio teatro per marionette aperto ai passanti. Gli spettacoli, scritti dalla stessa Frohardt e accompagnati dalle musiche di Freddi Price, affronteranno, in modo comico, il tema dei rifiuti e dell’inquinamento ambientale. Un progetto immersivo e “puntuale”: a partire dal primo marzo 2020, lo Stato di New York vieterà infatti l’utilizzo dei sacchetti di plastica usa e getta, continuando la “crociata verde” americana, già iniziata nel 2015 dalla California.

[Immagine in apertura: Plastic Bag Store, photo Robin Frohardt. Courtesy of Times Square Arts]