La nuova mostra al Musée Picasso di Parigi offre l'opportunità per una riflessione sul rapporto tra il maestro spagnolo e la letteratura a fumetti. In attesa di poter visitare la rassegna (al momento chiusa a causa del COVID-19), ecco qualche spunto sulla passione per i comics da parte del grande pittore.

È cosa nota – ma forse non abbastanza approfondita – la passione di Pablo Picasso per il mondo dei balloon. Nato a Malaga nel 1881, il “padre” del Cubismo trasse infatti forte ispirazione dalla commistione di immagini e parole tipiche del fumetto. Una formula, quella delle nuvolette, che – soprattutto nelle fasi giovanili della sua carriera – influenzò non poco la ricerca dell'artista.A testimonianza di ciò basta dare uno sguardo a Il sogno e la menzogna di Franco: una serie di stampe in acquaforte e acquatinta del 1937, nelle quali il soggetto (una riflessione sulla situazione politico-militare dell’epoca) viene raccontato da Picasso attraverso diciotto vignette in bianco e nero, accompagnate da un poema surrealista ispirato agli scritti dell’amico José Bergamin.LA MOSTRA A PARIGIInsomma, quella tra Picasso e la nona arte fu una storia d'amore lunga e che merita di essere indagata. A gettare luce sui collegamenti tra le opere dell'artista e questa forma di espressione grafica è oggi la mostra Picasso and the Comics, pronta ad accogliere il pubblico non appena il Musée Picasso riaprirà i battenti dopo la chiusura a causa dell'emergenza sanitaria.Suddivisa in più sezioni, la rassegna evidenzia il gusto di Picasso per i fumetti, in particolare esplorando le sue letture preferite (su tutte Bibì e Bibò – la serie umoristica disegnata nel 1897 dall'autore tedesco Rudolph Dirks – e il capolavoro Krazy Kat di George Herriman) e l'influenza che esse ebbero sulla ricerca artistica del maestro.Ma non solo: il percorso presenta una ricca selezione di opere di fumettisti contemporanei come Milo Manara, Gotlib, Clément Oubrerie e Edgar P. Jacobs che, con ammirazione, umorismo e provocazione, non hanno mancato di omaggiare l'artista addirittura nelle loro storie, anche reinterpretando in stile cartoonesco i dipinti più celebri della sua produzione. Un esempio? L'opera dell'illustratore contemporaneo Sergio García Sánchez: una rivisitazione del celebre Guernica lunga 27 metri ed esposta nelle sale del museo.Stando alle recenti disposizioni del governo francese in merito alla riapertura degli spazi espositivi, la mostra tornerà nuovamente fruibile al pubblico nelle prossime settimane, per concludersi (salvo cambi di programma) il 26 luglio.[Immagine in apertura: Façade de l'hôtel Salé © Musée National Picasso-Paris, Voyez Vous,Chloé Vollmer-Lo]
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