È la città di Roma la protagonista delle 25 vedute di Giambattista Piranesi, poste in dialogo con gli scatti fotografici che Gabriele Basilico realizzò a partire dalle medesime angolazioni nel 2010. Accade a Palazzo Cini, in una mostra al via il 20 giugno.

Venezia chiama Roma. Accade in occasione di Piranesi Roma Basilico, il progetto espositivo con cui Palazzo Cini a San Vio, nella città lagunare, apre le proprie porte al pubblico il 20 giugno prossimo. Osservata e riprodotta in minuziose incisioni da Giambattista Piranesi, del quale quest'anno ricorre il terzo centenario della nascita, e successivamente immortalata dall'obiettivo di Gabriele Basilico, la Capitale è il fulcro della ricerca artistica dei due autori. Distanti per stile, linguaggio, generazione ed epoca di appartenenza, entrambi hanno individuato in Roma e sul suo stratificato contesto urbano una straordinaria fonte di ispirazione e ricerca.Originariamente prevista in concomitanza della 17. Mostra Internazionale di Architettura, che un mese fa è stata ufficialmente posticipata al prossimo anno, la mostra Piranesi Roma Basilico pone le basi per un dialogo alimentato dal fascino capitolino. A scandirlo sono le venticinque vedute eseguite dall'incisore veneziano nel Settecento e le ventisei opere del fotografo. Scomparso nel 2013, Basilico ha realizzato gli scatti in mostra a partire dalle medesime angolazioni piranesiane, in modo tale da offrirne un'efficace attualizzazione fotografica. Dodici tra questi sono inediti, dato che non vennero inclusi nella mostra Le Arti di Piranesi. Architetto, incisore, antiquario, vedutista, designer del 2010, per la quale la Fondazione Cini commissionò questo speciale lavoro fotografico all'artista milanese.INCISIONI E FOTOGRAFIE DI ROMA A CONFRONTOCurata da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, con la collaborazione dell’Archivio Gabriele Basilico, la rassegna è stata anticipata da un progetto di affissioni pubbliche. Concepita nella forma di una preview nello spazio pubblico urbano, l'iniziativa ha coinvolto i muri lungo le calli e i campi di Venezia. L'attenzione si sposta ora all'interno della Galleria di Palazzo Cini, consentendo ai visitatori di conoscerne, fino al 23 novembre 2020, uno dei tesori più preziosi.Negli anni Sessanta del Novecento, infatti, Vittorio Cini acquistò e destinòall'Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini il fondo Piranesi, tra i più rilevanti attualmente conservati e gestiti da un’istituzione privata. Alla mostra è affiancato un volume, edito da Contrasto nel 2019 e curato dall'Istituto di Storia dell’Arte, che tributa un omaggio alla memoria di Basilico.[Immagine in apertura: Giambattista Piranesi, Veduta della Piazza del Popolo, incisione all’acquaforte. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe; Gabriele Basilico, Piazza del Popolo, stampa ai sali d’argento con trattamento al selenio, 2010. Venezia, Fondazione Giorgio Cini] 
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